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LA SCUOLA CATTOLICA regia di Stefano Mordini

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ferro84     5 / 10  11/10/2021 01:21:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Da dove iniziare? Non avendo letto il romanzo è davvero difficile dare un giudizio ad un film che definire discutibile ed imperfetto è dire poco.
Ci sono talmente tanti errori tecnici, di scrittura, di messa in scena e soprattutto di sceneggiatura che inizi anche a dubitare del soggetto da cui è tratto.

Veniamo alle note positive, La scuola cattolica è un film che prende dall'inizio fino alla fine ed a onor del vero questo non è poco.
Gli attori sono davvero molto bravi, a cominciare dai ragazzi fino ai navigati Scamarcio, Golino e Trinca, tutti perfettamente in parte, credibili e coinvolgenti.
La prima cosa che notiamo in questo film è l'impressione che ci sia troppa carne a cuocere, troppi personaggi raccontati senza un fine particolare e poca introspezione nei tre criminali del Circeo.
Se da un lato non ci si vuole concentrare sul delitto ma su quello che c'era attorno per capirne le origini, il film ha preso una grande cantonata.

Il risvolto violento della seconda parte è gratuito, non compreso, non se ne capisce il nesso con le storie raccontate, se non la solita tiritera del "anche negli ambienti borghesi si annida il male", capita una tesi originale forse un secolo fa ma che oggi ci fa dire "si lo sappiamo grazie".

Inoltre se il film voleva mettere in relazione un cattolicesimo malato con le sue derive violente, appoggiando certe elitè ed alimentando mal costumi, la tesi mi sembra alquanto gratuita. Nel caso di specie i tre erano tre criminali professionisti, matti da legare e la loro storia ne è testimonianza.

Alcune scene come quella della fustigazione sono fatte male e gratuite (per non parlare di quella erezione messa li senza un minimo di contestualizzazione psicologica dello stesso che a stento conosciamo) mentre ci vengono risparmiate le scene di violenza delle ragazze in modo insensato, se vuoi farci vedere l'origine del male non puoi censurarci il male, per poi privarci anche della scena purificatrice della liberazione.

Davvero certe scelte di sceneggiatura sono incomprensibili, cosi come davvero discutibile è la tesi, voler dare spiegazioni sociali ai comportamenti morbosi ed aberranti dei singoli è solo un modo per credere controllabile il male che vive in ognuno di noi.
Bisogna accettarne l'esistenza è l'unico modo per combatterlo.