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LA DOPPIA VITA DI MADELEINE COLLINS regia di Antoine Barraud

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Mauro@Lanari     5 / 10  21/01/2023 05:51:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il piano sequenza dell'incipit prelude alla traiettoria del film e al suo epilogo: la caduta, il tonfo, la rottura dell'instabile ambiguità dell'esistenza della protagonista. "È un'amante romantica? Una seduttrice? Una manipolatrice? Una psicopatica?" (Marzia Gandolfi). La risposta è ininfluente poiché Barraud calca la mano sul registro melodrammatico riducendo la trama da una questione identitaria a un problema affettivo: scelta non interessante, coinvolgente, appassionante, intrigante quanto quella del duplice riferimento a "Marnie" (Hitchcock 1964) e "Veronica" (Kieslowski 1991).