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IL COLLEZIONISTA DI CARTE regia di Paul Schrader

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Thorondir     8 / 10  31/05/2022 14:07:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il passato non passa e non può passare perchè come ricorda Bill/Tell "il corpo ricorda tutto. Incamera tutto". Questo contatore di carte cerca di annullarsi nell'anonimato per espiare un passato militare di violenza e sopraffazione. Quella violenza che Schrader da sceneggiatore e regista ci ha raccontato come costitutiva e ineliminabile della storia degli Stati Uniti. Qui Schrader designa un film volutamente freddissimo, nelle atmosfere e nelle espressioni del nostro Oscar Isaac. Ma ancor di più in questo lungometraggio la forma si fa sostanza (il tema dell'impersonalità degli algoritmi), tutto è asettico e dis-umano nonostante il protagonista cerchi di riappacificarsi con l'umanità. Eppure, nonostante il tentativo del protagonista di allontanarsi dalla violenza e di evitarla anche agli altri (il ragazzo interpretato da Tye Sheridan), il finale non può che essere quello: la persistenza di una violenza elemento costitutivo della storia e della società americana. Su questo sguardo minimalista e pessimista si erge una regia secca ed essenziale, con alcune sequenze che rimangono nella mente (una su tutte quella nel parco di luci).