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IL COLLEZIONISTA DI CARTE regia di Paul Schrader

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Invia una mail all'autore del commento williamdollace     8 / 10  16/11/2021 17:47:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Immensa, lunghissima, vitale, eterna, ricerca di redenzione. Quasi tribale ed elementare nel suo manifestarsi, eppure così puntuale, nel cinema di Schrader, si tratti del protagonista come dell'ultimo dei pagliacci "on stage". È una caricatura concettuale, dannata, di cui probabilmente intuiamo anche il finale, ma che puntualmente ci lasciamo fotografare, in questi spogli angoli al confine del mondo, oltre le vetrate, le ballate e i motel rivestiti, i preservativi della memoria, sii comunque a posto, e in ordine, e ben vestito, alle prese con l'appuntamento con il tuo presente di adesso, sciolto, sincero, fedele, libero, preoccupato, sempre pronto a perderci cristo santo, perché essere umano sei, sotto gli occhiali da sole e la tenuta da militare. E allora non rimangono che piani sequenza randagi, vuoti, così pieni di nulla da essere tutto il mondo che riempie il suo cinema, egli sia lodato.