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PENSIERI PERICOLOSI regia di John N. Smith

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Spotify     6½ / 10  19/12/2015 21:23:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Discreto ed ennesimo film su quei ragazzi che vivono in maniera disagiata e a causa di ciò finiscono col diventare teppisti o roba simile. Il prodotto non aggiunge nulla di nuovo a tale filone, ma riesce comunque ad essere godibile e si fa apprezzare specialmente per Michelle Pfeiffer, la quale fa ancora una volta un'ottima interpretazione: è molto versatile, in una scena ride, nell'altra piange. Poi è dannatamente credibile e a suo agio nei panni di un ex-marine che ora fa la professoressa ad una classe di ragazzi "speciali". Interpreta bene i dialoghi e oltretutto è decisamente sexy. Il resto del cast funziona, tutti impersonano validamente i rispettivi ruoli arrivando a formare un quadro verosimile di giovani disadattati. La colonna sonora è sicuramente l'altro pezzo forte del film, dove spicca il famosissimo brano rap "Gangasta's Paradise" di Coolio che si sposa alla grande con l'atmosfera della pellicola. Tale John Smith è vero che, come ho scritto all'inizio del commento, non aggiunge nulla di nuovo a questo filone, però riesce a rappresentare con mestiere, un importante messaggio di denuncia nei confronti della scuola stessa. Perchè nessuno dentro quest'istituto si preoccupa davvero di far qualcosa per questi giovanotti, anzi, li scaricano completamente, pensando che dalla loro bocca possano uscire solo frasi insensate. Tutto questo è chiaramente percepibile nella scena in cui il preside dice di aver mandato via "Emilio" semplicemente perchè non ha bussato. In questo caso è lo stesso capo della scuola ad essere l'ignorante di turno e non i ragazzi. Molto bella e coraggiosa tale concezione. Il regista dirige molto bene gli attori, li rende credibili e totalmente a proprio agio nei rispettivi panni. Un gran lavoro lo fa specialmente con i ragazzi, ne caratterizza moltissimi, ognuno con i propri problemi, le proprie situazioni economiche, sociali ecc... Poi ci mostra sempre con molta sapienza anche come le famiglie degli studenti prendono le iniziative della prof, chi un modo, chi un altro, arrivando alla conclusione che alcuni nuclei accolgono i metodi in maniera più che positiva, ma altri si dimostrano ancora molto e troppo arretrati. Il ritmo è scorrevole, non ci si annoia mai grazie ad una narrazione molto spedita che non gira intorno alle diverse faccende della storia. Scene emotive riuscite discretamente anche se un po' confezionate, però complessivamente non lasciano a desiderare e inoltre ho apprezzato molto le sequenze in cui i ragazzi cominciano a comprendere le poesie che leggono e quindi a far venir fuori il loro lato migliore. Il finale è sicuramente toccante e ben diretto anche se facilmente intuibile. Fotografia azzeccata, da un tocco un po' sporco con quelle tinte marroncine, il regista vuole proprio farci sentire l'aria pesante che tira attorno ai nostri protagonisti. L'ambientazione è perfettamente complementare alla fotografia, una zona periferica piena di caseggiati e insediamenti di fortuna, molto malsana e ben riuscita nel suo intento. Se c'è un errore grossolano, tale è la sceneggiatura: oltre a peccare inevitabilmente di originalità, è molto superficiale nell'impianto narrativo, molti temi per niente approfonditi ed il culmine di tutto ciò (spoiler) è quando la morte di Emilio viene tralasciata come se nulla fosse. Non mi ha convinto neanche la stesura del personaggio della Pfeiffer, troppo approssimato anch'esso, non si avvertono per niente i suoi trascorsi da marine. I dialoghi per fortuna sono l'unica cosa decente che c'è.

Conclusione: una pellicola sicuramente interessante e con un forte messaggio, trova i suoi punti cardine nel cast e nelle musiche. Carina, ma non una cosa eccezionale.