dio padre 8 / 10 15/02/2006 19:16:27 » Rispondi "Omosessualità" è una parola."Amore"è una parola."Poesia"è una parola."Natura"è una parola.Le anzidette parole sono per l'appunto solo contenitori,il cui interno lo riempie ognuno di noi:a modo suo(sforzo apprezzabile)o formalizzandosi su concetti standard(esperienza soffocante e limitatrice).In questo film ho trovato personalmente una fusione armonica di questi quattro elementi che hanno dato luce ad una storia coinvolgente ed originale con un esplosivo potenziale emotivo che però non trova una sostanziale grande manifestazione,ma in tutti casi tale da poter definire il film "toccante".Vorrei esprimere la mia opinione riguardo il dibattito all'interno del forum:"L'approccio della società d'oggi verso la diverisità".Generalizzo in modo inappropriato,ma strumentalmente efficiente vista la sede e l'argomento di per sè molto vasto:Il discorso relativo alle parole come contenitori vale anche in un certo senso per le "certezze":c'è chi si adagia su un duro materrasso comune a molti per paura del vuoto e di auto-nullificarsi(prassi che induce a forme di apatia e che è frequente,ahimè in aumento e che è fonte di intolleranza,insoddisfazione ed insensibilità)e chi,svincolato da qualsiasi certezza formale lascia che le cose siano perchè tali,in sintonia con il mondo e con le sue sofferenze e debolezze(quindi crescendo nei "piani interiori dell'ego"),compiendo il tantativo di esprimere agli altri "il colore della sua anima"in comunione con la consapevolezza della sua unicità e per questo dell'impossibilitè di essere collocato in una posizione gerarchica di superiorità o inferiorità rispetto ad un altro.La mente è una spugna;il cuore è acqua che corre.Non è strano che la maggior parte di noi preferisca assorbire anzichè correre?
edo88 15/02/2006 23:04:44 » Rispondi Apperò che linguaggio divino :D