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MUNICH regia di Steven Spielberg

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bulldog     3 / 10  26/07/2010 15:01:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Visto anni fa, molto a sprazzi lo ammetto, mi sarò addormentato 3-4 volte durante la visione.
Steven Spielberg, ovvero colui che dirige filmacci stracolmi di menzogne lobotomizzanti per famiglie.

Questo Munich, che ne ricordi io, è una pellicola staticisssima dove ogni scena è un mero esercizietto di stile, uno sgradevolissimo documentario romanzato con l' immancabile storiella d'amore annessa e un finale ultraretorico e filosionista.


"Immagina per un secondo che sia il Giorno alla Rovescia. Immagina che siamo in una specie di universo parallelo della zona crepuscolare nel quale Hollywood dà agli arabi e ai musulmani un’equa opportunità. Che tipo di film sul Medio Oriente guarderemmo mentre mastichiamo Goobers, Junior Mints, e popcorn nella multisala locale a venti schermi?

Magari questi film potrebbero davvero essere girati da qualcuno dei 125 bambini palestinesi ai quali Spielberg sta dando le videocamere per documentare le loro vite. Forse alcuni dei più dotati finiranno per diventare famosi registi di Hollywood. Ecco dieci potenziali film – che si ispirano tutti a fatti reali – che stanno giusto aspettando la magia di Spielberg e dei suoi seguaci:

1. King David Hotel: Nel 1946 le bombe al King David Hotel, che serviva da quartier generale all’amministrazione britannica in Palestina, hanno ucciso 91 arabi, ebrei e inglesi. Due futuri Primi Ministri israeliani, David Ben Gurion e Menachem Begin, hanno ideato l’attentato. Alcuni membri dell’Irgun di Begin, travestiti da arabi, hanno sistemato 350 kg di esplosivo dentro l’edificio. In questo thriller d’azione, David (Pierce Brosnan) — un agente britannico che ha il compito di inseguire gli assassini – si innamora di Margaret (Uma Thurman), una giornalista americana che lavora per Life Magazine. Ma Margaret è davvero innamorata o è un’assassina segreta sionista decisa a fermare David nelle sue indagini?

2. Nakba: La storia di un amore innocente in tempo di guerra e tragedia. Layla (Penelope Cruz) e Salam (Orlando Bloom) sono Romeo e Giulietta sullo sfondo contrapposto della nakba, la catastrofe nazionale palestinese, più di 70.000 palestinesi in fuga – volontariamente e involontariamente – dalle loro case. Riuscirà il loro amore a sopravvivere al conflitto?

3. USS Liberty: Quando le navi e i jet da combattimento israeliani attaccano la nave dell’intelligence della marina statunitense USS Liberty nel mezzo della Guerra dei Sei Giorni del 1967, vengono uccisi 34 soldati americani e 173 vengono feriti. La versione ufficiale di Washington e di Tel Aviv è che l’attacco è stato un errore. Ma Brad Pitt e Tom Cruise, nel ruolo di ufficiali del Liberty sopravvissuti, giurano vendetta dopo aver scoperto che l’attacco in realtà era parte di un complotto per dare il via alla III Guerra Mondiale.

4. Sabra e Shatila: È il 1982 e il Libano è in piena guerra. Il corrispondente di guerra britannico Robert Fisk (Ewan MacGregor, la stella di Guerre Stellari) si nasconde nei campi di Sabra e Shatila, mentre una milizia libanese appoggiata e fiancheggiata da Israele massacra migliaia di rifigiati palestinesi. Sahar (Sandra Bullock) è una madre palestinese determinata a proteggere la sua famiglia ad ogni costo.

5. Vanunu: Un thriller politico che si svolge in Israele, Australia, Tailandia, Inghilterra, e Italia. La star di "Syriana" George Clooney nelle vesti di Mordechai Vanunu, il tecnico nucleare che svela il programma di armi nucleari di Israele e paga il prezzo estremo. Nicole Kidman recita il ruolo di Cheryl Bentov, agente del Mossad americano che lo seduce e lo rapisce.

6. Hebron: La storia di una tragedia e di lealtà lacerata. Nel 1994, il medico ebreo di Brooklyn Baruch Goldstein ha aperto il fuoco su dei musulmani in preghiera ad Hebron, uccidendone 29. Il palestinese americano Mazen Khalili (Tom Hanks), un funzionario del Dipartimento di Stato assegnato alle indagini sul massacro, lotta fra le responsabilità che gli impone il suo lavoro e le sue radici. Leah Rabinowitz (Meg Ryan) è una giornalista ebrea americana che scopre un oscuro segreto di famiglia che cambierà per sempre la sua vita.

7. Qana: Il 18 aprile 1996, il bombardamento da parte di Israele di un campo delle Nazioni Unite, nel quale erano rifugiati profughi libanesi, uccide più di 100 persone e ferisce oltre 300 fra uomini, donne e bambini. Jessica (Angelina Jolie) lavora alle Nazioni Unite ed è decisa a far conoscere al mondo quello che è successo dopo essere stata testimone di questa atrocità. Yossi (Robert De Niro) è un agente del Mossad che ha il compito di uccidere Jolie.

8. Gaza: Chris Hedges (Harrison Ford), corrispondente del New York Times a Gerusalemme, scrive gli articoli dalla camera del suo albergo. Hedges cambia radicalmente dopo aver visto dei soldati israeliani uccidere per sport un giovane palestinese, si oppone ai suoi redattori scrivendo articoli che umanizzano i palestinesi. David Schwimmer e Sarah Jessica Parker compaiono in qualche scena come i genitori di Muhammad al-Durra, il ragazzino palestinese di 12 anni ucciso dalle truppe israeliane nel 2000.

9. Rachel: Rachel Corrie (Gwyneth Paltrow) è la giovane attivista americana, idealista, uccisa schiacciata da un carro armato dell’esercito israeliano. Sally Field, nota per il suo ruolo in "Non senza mia figlia", recita la madre di Rachel.

10. Refuseniks: Quando un camerata si suicida dopo aver ucciso a sangue freddo una donna palestinese disarmata incinta (recitata da Natalie Portman), due giovani soldati israeliani (Matt Damon e Ben Affleck) decidono che l’occupazione e l’uccisione dei palestinesi è immorale e ingiusta. "



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alastar  16/02/2011 17:43:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
secondo me bizzarro è scrivere il commento di un film basandosi su ricordi e 3-4 sonnellini..........
bulldog  26/07/2010 15:46:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah chiaramente il polverone secondo il quale questo sarebbe addirittura un film imparziale se non addirrittura critico nei confronti di Israele è una grossa messa scena, chiaro.

Dietro questi prodottoni ci sono i studiosi delle pubbliche relazioni delle multinazionali.
Difficile non renderse conto.
E proprio per questo, perchè non è esplicito, ma basato sulla morale 'non facciamoci del male a vicenda', è ancor più bizzarro.