The Jack 5 / 10 16/02/2006 11:48:20 » Rispondi Inutile ricordare ogni volta quanto sia bravo Spielberg nella gestione della suspance. Scene d’azione, esplosioni, effetti … tecnica sopraffina (anche se è vero, le riprese da cartolina fanno un po’ ridere).
Ma nel momento in cui decidi di fare un film storico, quasi documentaristico, pur dovendo rifarti a fatti reali, devi scrivere una sceneggiatura.
E cosa si decide di mostrare qui? Due ore di attentati terroristici.
E alla fine? Alla fine qualche riflessione sacrosanta sull’inutilità del conflitto e delle vendetta.
Il film quindi, risulta noioso, inutilmente lungo e peggio, le interpretazioni le trovo “fredde” in particolar modo Bana (che in alcune scene dimostra di saper interpretare) è inespressivo (probabilmente su richiesta di Spielberg che non voleva un protagonista/attore, ma un protagonista/uomo comune … solo che il Bana finisce per essere apatico e inspiegabilmente privo di sentimenti … per poi crollare)
Spielberg, oltre a far vedere un paio di belle esplosioni, riesce a creare bene lo stato d’angoscia del protagonista e a rendere quella sensazione di perdita di senso della vendetta … ma in quasi tre ore è troppo poco.
Ok rinunciare a tutte le assicurazioni e far sparire legalmente il protagonista. Ma fargli firmare un NON contratto e cioè che non lavora per Geoffrey Rush non ha alcun senso … perché la firma attesterebbe che si conoscono. Ed infatti in seguito gli dice “Io non ti conosco”.
Avevano tutti i soldi che volevano per fare gli attentati, ma al primo attentato a Roma sparano in centro storico senza silenziatori. Un paio di attentati dopo hanno i silenziatori.
La parti, per così dire, di spionaggio, sono troppo semplificate, al punto che non si creano mai veri intrighi e i sospetti e le rassicurazioni sono sempre troppo guidate.
La donna, ad esempio, era un esca fin troppo evidente. Strano che un killer in paranoia e sospettoso non abbia avuto la benchè minima perplessità di una donna elegante che ammicca come un zoccola e ti supplica, quasi, di sco.parla.
Poi scusate, torna in camera, chiama la moglie, piange. Crisi mistica e pochi minuti dopo è pronto per tradirla (infatti va in cerca della donna). Non esiste… non c’è movente… ah si, il movente c’è … Spielberg doveva farci vedere che era crepato l’altro.
A me il film è sembrano scritto in fretta... mal sviluppato. Poi lui che rivede in sogno o facendo l’amore l’attentato (che in realtà non ha visto, ma probabilmente riesce ad immaginarlo) sembra fare da riempitivo.
Lui che ha paura, che ha commesso degli omicidi, dovrebbe rivedere qualcosa di spaventoso che vissuto in prima persona e non scene che non ha visto.
1) Ok rinunciare a tutte le assicurazioni e far sparire legalmente il protagonista. Ma fargli firmare un NON contratto e cioè che non lavora per Geoffrey Rush non ha alcun senso … perché la firma attesterebbe che si conoscono. Ed infatti in seguito gli dice “Io non ti conosco”.
in realtà è una lettera dimissioni!
2) Poi scusate, torna in camera, chiama la moglie, piange. Crisi mistica e pochi minuti dopo è pronto per tradirla (infatti va in cerca della donna). Non esiste… non c’è movente… ah si, il movente c’è … Spielberg doveva farci vedere che era crepato l’altro.
lui non cerca la donna, lui passa davanti alla camera dell'amico sente il profumo di lei , si insospettisce per chè la porta e socchiusa ed entra
3) A me il film è sembrano scritto in fretta... mal sviluppato. Poi lui che rivede in sogno o facendo l’amore l’attentato (che in realtà non ha visto, ma probabilmente riesce ad immaginarlo) sembra fare da riempitivo. Lui che ha paura, che ha commesso degli omicidi, dovrebbe rivedere qualcosa di spaventoso che vissuto in prima persona e non scene che non ha visto.
credo che invece sia il coronamento di uno stato di perenne angoscia e la sublimazione di tutta la storia. è una scena fortemente simbolica.
The Jack 18/02/2006 13:00:07 » Rispondi 1) in realtà è una lettera dimissioni!
Dimissioni? allora se c'è una lettera di dimissioni significa che ha lavorato per quella gente ... quindi si conoscono. Ma il fine non era quello di dimostrare che non si conoscono? Il fatto è che voleva far scena, come già successo in altri film, con il fatto che lui non ha un contratto, non ha assicurazioni, nemmeno quella dei denti, prende pochissimi soldi e va a fare una missione lontano da moglie e figlia rischiando la vita.
Chissà come stanno le cose realmente, invece.
2) lui non cerca la donna, lui passa davanti alla camera dell'amico sente il profumo di lei , si insospettisce per chè la porta e socchiusa ed entra
Non è proprio così. Lui va dalla donna per farsela, infatti quando origlia e sente l'amico dentro dice "L'avevo vista prima io" e se ne va sconsolato. Solo dopo, con la coda dell'occhio si accorge della porta socchiusa.
3) credo che invece sia il coronamento di uno stato di perenne angoscia e la sublimazione di tutta la storia. è una scena fortemente simbolica.
Quando hai ammazzato una persona a sangue freddo, o sei sopravvissuto per miracolo ad una bomba o hai sparato ad una donna in gola e l'hai guardata morire soffocando (dura quella scena, riuscita) NON songni qualcosa che non hai VISTO ne VISSUTO.
Posso capire l'angoscia, posso capire il simbolismo, ma per me l'intreccio in se aveva così poco da dire che Spielberg è stato costretto a ritornare per ben 2 volte su una scena della quale conosciamo l'epilogo... perchè? Per me l'ha fatto per un effetto recenza, per lasciare nella mente di chi guarda la violenza che ha originato la vendetta e giustificare in parte la vendetta.
EnglishRain 16/02/2006 17:27:50 » Rispondi Le obiezioni che fai sono lecite..ma si possono fare per ogni sacrosanto film. La coerenza nella sceneggiatura è "fantascienza" (non il genere cinematografico) ma come idea utopica.
The Jack 16/02/2006 18:25:01 » Rispondi Si qualcosa si può trovare ad ogni film e la sceneggiatura perfettamente coerente è utopia, ma altamente coerente è possibile e ci sono diversi film che lo dimostrano.
Qui si poteva far meglio, a mio modo di vedere.
Poi, tolte alcune forzature (trascurabili) la sceneggiatura è troppo semplificata, ripetiva, statica ... questo non mi è piaciuto della lunga parte centrale.
Alberto 16/02/2006 18:27:24 » Rispondi se fai queste illazioni su eric bana vuol dire che non sai neanche cosa vuol dire essere un attore...prima di andare a vedere un film leggila la trama idiota...vatti a vedere pupi avati comunista di M...
The Jack 16/02/2006 18:46:40 » Rispondi Bana ha fatto ben poco per essere definito un buon attore ... e le sue prove sono ancora "crude" ... ha un volto interessante, sa usare gli occhi, ma a recitare e a muovere il resto della faccia fa un po' troppa fatica ... comunque sono giudizi. Tu reciti?
Speravo che la trama fosse più densa e stimolante ... invece sono 2 ore di bombe e poco più.