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NICK'S MOVIE - LAMPI SULL'ACQUA regia di Wim Wenders

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     8 / 10  15/08/2014 18:51:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Via crucis filmata tappa per tappa da Wenders, in nome del cinema o in nome di un'amicizia? Probabilmente la prima e Wenders non lo nasconde in un ouverture che fa da indice, un confronto iniziale con Ray, un patto cinico ma onesto col regista che sacrifica la sua intimità a Wenders e contemporaneamente il tedesco la testimonia in celluloide al pubblico.
Alla fine poteva esserci Ray o qualsiasi altra persona su quel lettino, a Wenders interessava filmare gradualmente gli ultimi barlumi di vita dell'essere umano, in Ray trova un uomo di cinema, un uomo che non ha perso il piacere della cinepresa ma a 67 anni è prosciugato dal cancro di ogni residuo di energia, è uno scambio reciproco quello con Wenders. 67 ma è come sentirsene 90, Ray per anni ha fatto le spese con la dipendenza da droghe e dall'alcool, una vera e propria condanna che lo bandì da Hollywood dopo i 2 kolossal (persino cacciato dal set nell'ultimo dei 2). Un po come Lowry che firmò il suo capolavoro autobiografico, la divina commedia ubriaca, prima di spirare, o la dissoluzione etilica di Edgar Allan Poe, Ray trova nella regia rapsodica -perchè no, narcisa- di Wenders gli stessi effetti angosciosi da trasmettere al pubblico, senza veli, l'espressione artistica dopotutto è il luogo dove le stimmate deviate testimoniano senza costrizioni l'altra faccia della normalità, il passaporto per la gloria artistica. Suggestivi i richiami musicali, i Police che si insinuano, 'Lightning Over Water' che dà il nome all'opera cantata dalla Blakley.
Nell'aria c'è un'atmosfera d'attesa, gli sguardi pazienti di Wenders, la voce stritolata in gola di Ray, la troupe con cui ha familiarizzato e che negli ultimi 6 minuti si pentono di non aver cannibalizzato gli istanti della cremazione. Ray sperimenta sulla propria pelle l'inevitabilità del confronto tra cinema e morte.