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FEAR STREET PARTE 3: 1666 regia di Leigh Janiak

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stratoZ     6 / 10  25/03/2024 14:10:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

La terza parte di Fear Street l'ho trovata leggermente migliore delle prime due, oddio, adesso, non che siamo di fronte ad un film straordinario, però personalmente ho apprezzato l'ambientazione storica, tipica della east coast americana del 1600, la tipica di Salem per intenderci, e le atmosfere mistiche ed esoteriche che la pellicola propone, tipiche del folk horror. Se le prime due pellicole omaggiano gli slasher, quest'ultima è molto simile appunto a questi folk horror a sfondo esoterico, in particolare mi ha ricordato quel caposaldo dell'horror moderno che è "The VVitch" ma anche "The Crucible" con Daniel Day Lewis.

Introdotto da una visione di Deena, dopo aver riportato la mano di Sara Fier al suo corpo, rivive le vicende dell'insediamento originale della città, quando vi fu questo processo per stregoneria in cui Sara Fier fu condannata e si narra abbia scagliato la maledizione sulla città. Una prima parte di film introduce i personaggi, che poi sono interpretati dagli stessi attori del presente ed è pressoché molto simile nei rapporti e nelle vicende che accadono, la stessa Sara Fier è praticamente l'alter ego di Deena e Ziggy nei due precedenti film, come loro non è ben vista nel villaggio, il film mette parecchio in mostra il bigottismo del tempo, che cozza con l'attitudine di Sara che fa lavori da uomo e ha una relazione segreta con Hannah, figlia del pastore, attirando il biasimo della popolazione locale. Una sera, sotto effetto di bacche stupefacenti fanno visita alla casa di una vecchia vedova che possiede dei libri di stregoneria, che adirata le mette in guardia sui pericoli di quei giorni.
Il giorno dopo il pastore, padre di Hannah, inizia a mostrare segni demoniaci, arrivando a chiudere i bambini nella chiesa e cavandogli gli occhi, uccidendoli - tra l'altro, tra le scene più inquietanti dell'intera trilogia, niente male -

Da qui inizierà la caccia alle streghe, con l'assemblea cittadina che mostra tutto il bigottismo delle persone dell'epoca ma soprattutto quanto sia facile manipolare le menti, evento scatenante, un ragazzo a cui Sara ha rifiutato le avances e che ha visto la coppia di ragazze baciarsi nel bosco, convincendo i concittadini della natura maligna delle due ragazze.
In questa parte la tensione si fa molto consistente, soprattutto per quella sensazione di essere in trappola da parte delle ragazze che sanno andranno incontro a morte certa di fronte ai grossi pregiudizi che le persone hanno di loro. Una sensazione di morte avvolgente che funziona e regala dei bei momenti, fino alla scoperta della verità, col vero colpevole che di generazione in generazione è arrivato fino al presente.

Questa visione si conclude poco dopo metà film, poi si torna al presente per regolare i conti, si torna a quelle atmosfere teen del primo film e si vira verso una sorta di revenge movie nei confronti del colpevole che è stato finalmente scoperto, con sequenze a mio parere un po' sottotono rispetto alla prima parte, molto più interessante, in ogni caso questo terzo capitolo regala dei bei momenti, specie quelli ambientati nel bosco, ad esempio la scena di quella festicciola lisergica col falò a fare da main light che crea un'atmosfera estremamente suggestiva, ma anche i successivi momenti quando ad esempio Sara prova a tornare dalla vecchia, fino a quando scopre gli orribili segreti, seppur non sia un colpo di scena così imprevedibile.

Tutto sommato, è godibile ed è quello che ho preferito della trilogia, certo alla fine è una trilogia molto modesta, quasi perdibile.