Goldust 5 / 10 20/11/2020 12:41:05 » Rispondi Un sonoro passo indietro per Jonze rispetto al precedente "Essere John Malkovich", quello si ricco di originalità. In questo film la voglia di stupire è ben più manifesta e l'ambizione non va di pari passo con la resa filmica, con il risultato di pasticciare una storia coì meta-cinematogtafica. E se lo svitato cacciatore di orchidee è effettivamente una figura azzeccata tanto da far meritare un oscar al suo bravo interprete i personaggi restanti sono tutti o stereotipati o insopportabili ( come Cage, che ce lo dobbiamo sorbire ben due volte ).
La svolta narrativa finale è inconcepibile e non proprio onesta con lo spettatore, visto che scombussola le carte in tavola con lo scopo di colpire a tutti i costi; il contrario insomma della lezione appena prodotta dallo sceneggiatore - guru Robert McKee, al quale Charlie chiede aiuto. Della serie, predicare bene e razzolare male.