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IL FERROVIERE regia di Pietro Germi

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dobel     9 / 10  01/02/2011 21:30:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'ultimo anno della vita di un uomo: un uomo qualsiasi, un lavoratore. Le sue miserie, le sue debolezze, le sue qualità, i suoi difetti, le sue ricchezze. Andrea Marcocci e' un uomo come tanti, come se ne vedeva in giro ancora qualcuno quando ero bambino io nei paesini (in città sono scomparsi prima). Quegli uomini cresciuti nella miseria, che hanno fatto la guerra, che hanno sgobbato come bestie una vita per non guadagnare mai nulla; quegli uomini che hanno tirato su i figli senza accorgersene, che hanno tenuto in qualche modo insieme la famiglia anche quando tutto sembrava sfaldarsi. Erano nel bene e nel male punti di riferimento. Quest'uomo viene visto attraverso gli occhi del suo bambino; e posso dire, essendo cresciuto nell'osteria di un piccolo paese quasi quarant'anni fa, che quegli uomini erano veramente così. Ne ricordo ancora qualcuno accanto alla bottiglia senza i soldi per pagarla; li ricordo la sera della vigilia di Natale bussare al portone per venire, loro senza nessuno, a bere un bicchiere in compagnia. E' un film che mi riempie di dolcezza e di nostalgia: non e' un capolavoro... così come non e' un capolavoro la vita.