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GILDA regia di Charles Vidor

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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly     9 / 10  01/04/2007 23:56:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Rita Hayworth, overo l'incarnazione della femme fatale e dei suoi stilemi. Che lanci guardi ammiccanti o chieda che la si aiuti con la cerniera, la Hayworth sprigiona una carica di sensualità travolgente e provocatoria, cui è impossibile rimanere indifferenti.
La femme fatale trascina così in un vortice autodistruttivo chiunque voglia, distruggendolo con il proprio fascino ed annientandone la forza di volontà, e lo fa ebbra delle proprie capacità ammaliatrici. La forza della Hayworth è riuscire a trasmettere le stesse sensazini allo spettatore, il cui sguardo è catturato da lei, da quell'oscuro oggetto del desiderio che non lascia scampo nè speranza, e che diventa assolutamente irrestibile semplicemente sfilandosi un guanto sulle note di una canzone dai toni seducenti.
E' proprio la figura di Gilda a rendere il film un assoluto capolavoro, una figura che trascina con sè i destini di tutti gli altri personaggi che le gravitano attorno, piegandoli al proprio indomabile volere in un turbinio di amore ed odio.
Da antologia alcuni dialoghi ("Le statistiche dicono che le donne sono più numerose di qualsiasi altra cosa in natura, eccetto gli insetti"; "Gilda, sei presentabile?" "Lo sono più del necessario") e l'interpretazione di "Amado mio" ed ovviamente "Put the blame on mame".

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