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PLEASANTVILLE regia di Gary Ross

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     8 / 10  28/04/2013 13:02:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ross esordisce col botto, poi complice una magra carriera non ha più saputo rasentarlo. Il suo è un omaggio alla commedia b/n '30-'50, il ritratto dell'America di Eisenhower, l'Hollywood che simboleggiava le ipocrisie dell'America bigotta, la morale esondava, i costumi castigati, la castità, l'ambiente apparentemente sereno della famiglia disinfettato da ogni macchia nera, la confutazione della violenza e in questo catapulta 2 giovani del 2000 portatori di ribellione e cambiamento che si manifesta con il colore, l'evoluzione metaforica del progresso del cinema americano.