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LA LEGGENDA DI BAGGER VANCE regia di Robert Redford

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5 / 10  10/03/2011 10:29:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un reduce di guerra segnato profondamente dall'esperienza bellica trova nell'amore e nell'amicizia gli elementi per ricominciare a vivere.Proprio come nella più scontata tradizione delle storie di rinascita,nel rispetto di un cinema formale dei buoni sentimenti,"La leggenda di Bagger Vance" appare come un polpettone insipido e anche piuttosto noioso.
Si aspirerebbe a quell'approccio classico di cui si è fatto portavoce preminente negli ultimi anni il fuoriclasse Clint Eastwood.Cinema quindi di valori e sentimenti che però in questo caso vengono riportati in maniera mediocre a causa di una storia decisamente barbosa,non solo perché già dopo pochi minuti si può prevedere dove andrà a parare,e vista anche la durata questo non è certo un pregio,ma soprattutto per via di una morale vecchia,veicolata per mezzo dei soliti lacrimevoli accorgimenti che spogliati da certa appassionata poetica finiscono con l'indurre assoluta indifferenza.
Redford non riesce a rapire emotivamente,il mestiere non gli manca ma è molto lontano dal coinvolgere con persistenza,il suo lavoro è troppo studiato e non basta l'impegno profuso da attori allora bravini,oggi sicuramente tra i top di Hollywood ,ma dieci anni fa ancora abbastanza acerbi,ad interrompere l'inarrestabile serie di sbadigli.
Che poi già il golf è uno sport che poco si presta allo spettacolo,Redford con giocate al limite tenta di rendere più avvincente almeno il momento clou della pellicola,ovvero la partita decisiva,ma sembra sforzarsi inutilmente anche in questo caso.