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ULTIMA NOTTE A SOHO regia di Edgar Wright

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Filman     7 / 10  05/11/2021 14:56:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ventisei anni dall'esordio ufficioso, diciassette da quello ufficiale. Edgar Wright ha smesso di fare alcune cose ma non altre.
Ha smesso di fare film comici, per esempio. Ha smesso, dunque, con le parodie. Ha smesso di rendere comici alcuni generi di film che dovrebbero essere seri. Ha cessato di fare film per ironizzare sugli inglesi di provincia. Non ha mai smesso, invece, di toccare generi cinematografici diversi fra loro e di sperimentare le loro variazioni.
LAST NIGHT IN SOHO si colloca in questa discontinua continuità. Lascia assaporare per la prima parte dei frammenti di comicità brutale (dettata da personaggi fuori dal mondo) che sono/erano un marchio di fabbrica dell'english humor dell'autore. Lancia anche indizi sulla visione che lui ha degli inglesi di oggi, tra pub e giovani anaffettivi. Ma le costanti che rimangono veramente sono: un ritmo avvolgente unico e rispetto totale per i cliché. Se ai suoi inizi, per il regista era importantissimo il montaggio oggi lo è la musica.
Mette così a segno un film di genere moderno, sia nel suo essere teen sia nella sua tecnica. Il trauma del passaggio dalla provincia alla città della protagonista non è solo il soggetto ma il leitmotiv dell'intero film, che usa una storia di fantasmi come metafora della sua stessa idea di partenza, come dovrebbero fare tutti i film di genere oggi e come in maggioranza fanno.
Questo trauma, infatti, inizia narrativamente e conclude emotivamente l'arco della giovane studentessa, il cui cambio di personalità viene sottolineato dal suo stesso abbigliamento, elemento importante nel racconto e pertanto particolarmente curato.
Non si tratta di un ghost movie dalla rivoluzionaria idea narrativa di partenza e la sua idea visiva portante coincide con una fotografia che per quanto contemporanea non è certamente nuova. Le invenzioni non mancano ma il film non poggia su di esse e per quanto si tratti di un film gotico come mai se ne vedono, questo non ha in realtà nulla di originale che potrebbe ispirarne di altri, direttamente. Ci si chiede se il divertimento che Wright nutre nel dirigere film di genere con professionalità e classe, ma tenendo a freno ogni suo azzardo e impedendone ogni contaminazione, non possa essere un limite che debba lasciare a qualcun altro con meno doti di lui.