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RED POST ON ESCHER STREET regia di Sion Sono

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The Gaunt     8 / 10  02/04/2021 19:10:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il cinema, molte volte è frutto di continui compromessi fra chi produce e chi dirige l'orchestra, con il secondo elemento molto, troppo spesso alla mercè del primo. Red Post on Escher Street racconta gli ultimi degli ultimi nel processo conematografico, cioè le comparse, gruppo eterogeneo di persone che sognano la gloria, ma quel minimo di inquadratura che le consegnerà alla storia. Sono segue il quotidiano di questi piccoli grandi gruppi di persone, tra attrici dilettanti in kimono e gruppo di seguaci dedicte al culto del regista stesso. Le scelte originali del regista messe in secondo piano, castrate dai piani produttivi, mentre il regista voleva esordienti sconosciuti. E proprio da questi ultimi che nella fase di direzione della scena che succede di tutto: la libertà tanto invocata viene messa in atto dal basso, cioè dalle comparse, in cui Sono riconosce il valore della libertà del cinema, cioè travalicare se stesso ed andare oltre. Un film che mi ha ricordato Why don't you play in hell, come filosofia ed ulteriore conferma che Sono è una delle perle dell'estremo oriente.