Mauro@Lanari 6 / 10 03/11/2021 08:34:40 » Rispondi 1a sorpresa: non c'è Nik Novecento in CGI. 2a: tratto dal romanzo autobiografico del padre di Vittorio ed Elisabetta Sgarbi, Avati non indugia più di tanto sulla sua consueta nostalgia padana, quanto invece sulla nostra dolente "fralezza" esistenziale. Un cinema artigianale medio ch'avrebbe ancora da insegnare agl'odierni regist'italiani. 3a: un misticismo senza trascendenza che prende le distanze da Bergman.