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AMERICAN PIE BAND CAMP regia di Steve Rash

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Terry Malloy     7½ / 10  23/07/2012 19:19:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bellissimo, media assai ingiusta, dettata dalla cattiva fama cui spesso va incontro un film del genere.

Band Camp certamente ha rischiato puntando tutto sul giovane Stiffler, ma secondo me ha stravinto. Non si vuole certo parlare di "grande cinema" per la saga demenziale più famosa al mondo, ma sicuramente siamo d'accordo nel dire che senza American Pie il cinema sarebbe diverso, e non migliore. Una serata passata in compagnia della dolce stupidità di questi ragazzotti è capace di riconciliarti con l'esistenza umana molto più che con molti altri film, artisticamente superiori. E' il caso di "Band Camp" un film non volgare, divertente e anche commuovente. E' una comicità scanzonata che solo il cinema, come mezzo espressivo, può concedersi. E ben venga il fatto che non si abusi delle possibilità più estreme per sfumare in un do ut des molto più interessante: lo spettatore si aspetta le tette, non le avrà, ma si diverte comunque e anzi rimane colpito dall'affettuosa umanità di questi giovani personaggi. Migliore è la bellezza spontanea e naturale di Arielle Kebbel che un paio di culi e tette (anche perché per questo esiste un altro grande cinema: la pornografia), specialmente quando quel personaggio rappresenta una serie di valori positivi poco disprezzabili. A chi non crede nella funzione educativa e morale dell'arte, suggerisco di leggersi l'opera di Orazio.
Probabilmente esagero un po' nel voto, ma di questo quarto episodio conserverò sempre il ricordo di una magnifica serata.