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TOKYO FIST regia di Shinya Tsukamoto

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Invia una mail all'autore del commento matteo200486     9 / 10  12/07/2007 00:13:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tokyo Fist si colloca quasi a metà della filmografia di Shinya Tsukamoto e ne risente notevolmente. Infatti in tale pellicola si possono individuare gli echi dello sperimentalissimo di Tetsuo e si rintracciano quegli elementi registici che diverranno di largo uso in Bullet Ballet.
Come in molti suoi film, Tsukamoto, è anche il protagonista delle vicende narrate quasi ad evidenziare che tutto ciò che porta sullo schermo non è frutto di un'espediente commerciale ma solo e soltanto frutto del suo Essere. Proprio come fanno gli artisti, anche Tsukamoto mette la propria firma alla sua opera rappresentata idealmente dalla sua presenza sulla scena.
Come in Bullet Ballet e Testuo la regia è rapida, veloce, non lascia un attimo di respiro al fortunato spettatore che si trova davanti ad una pellicola di rara particolarità e fascino come questa.
I temi trattati dal regista nipponico cono quelli più comuni nella sua filmografia. Risulta chiaro l'attacco che Tsukamoto porta alla città, come luogo di alienazione, milioni di persone che vivono vicine, separate pochi metri l'una dall'altra ma assolutamente indifferenti. Indifferenza che porta inevitabilmente alla solitudine e alla sofferenza derivante da tale condizione.
E così l'uomo vive in uno stato di apatia, di non-vita. Il tempo passa, ma è un passaggio solo fisico: spiritualmente, interiormente non si vive. Da qui una via di fuga: il dolore. Quest'ultimo risulta l'unico vero mezzo che i protagonisti hanno per sentirsi realmente vivi.
Ma per ottenere dolore è necessario percorrere quel limite che va sviluppandosi tra la vita e la morte. Da qui il dilemma: Per sentirsi veramente vivi bisogna avvicinarsi così tanto alla morte?
A voi l'ardua sentenza
Invia una mail all'autore del commento matteo200486  12/07/2007 00:23:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah mi son dimenticato di evidenziare una cosa. Shinya Tsukamoto in questo film si è occupato di:
- regia
- sceneggiatura
- recitazione
- montaggio
- soggetto
- fotografia
- produzione

Per la serie per fare un buon film ci vogliono talento e IDEE
fio81  12/07/2007 08:38:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Praticamente ha fatto tutto lui, per la serie chi fà da se fa per tre, o meglio soli che male accompagnati
Invia una mail all'autore del commento matteo200486  12/07/2007 08:49:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
O anche, sono un genio gli altri no :-)