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NARCISO E BOCCADORO regia di Stefan Ruzowitzky

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Mauro@Lanari     4½ / 10  20/01/2021 12:18:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nella scena conclusiva, Boccadoro muore come nel ritratto della "Pietà", però il volto della figura di sostegno non è disegnato. Sua madre? Tutte le donne ch'aveva sessualmente conosciuto in funzione vicaria? Oppure Narciso che ne sta tenend'il corpo proprio in quel modo? Il film è la trasposizione cinematografica del libro di Hesse, ch'è un compendio di Jung per le masse, più di preciso sugl'archetipi d'Animus e Anima. La riprova è che l'esistenza di Boccadoro viene presentata com'il "Trittico del Giudizio" di Bosch, e poi si scopre che Bosch sarebb'una donn'a cui l'epoca storica proibiva di dipingere. Michelangel'osò scolpir'al Vaticano una "Pietà" in cui Maria è coetanea del Figlio. Qui invece l'amicizia fra i due protagonisti inizia dal desiderio omoerotico di Narciso: cosa c'entra con Jung? Hesse costruisce il racconto per dualismi, dicotomie, contrapposizioni nette, bandisce i mezzi toni e attinge a Platone quant'agl'Esseni, ai Manichei, a Nietzsche. In ciò il film è fedel'al libro e purtroppo ne patisce l'ideologia. Se poi v'inserisce pur'il tema della censur'all'arte non edulcorata, si raggiunge l'overdose.

Mauro Lanari