DankoCardi 7 / 10 30/12/2020 15:46:41 » Rispondi Una classica situazione da thriller claustrofobico americano è trasportata in un contesto tutto italiano...e devo dire che funziona alla grande. L'idea di base non sarà certo originale ma la sceneggiatura lavora bene, con dialoghi serrati, tensione che non cala mai ed il sottile gioco psicologico di rito che si innesca tra i protagonisti. La location è una semplice baita di montagna immersa nella neve che rende arduo allontanarsi senza morire congelati; niente trappole alla Saw L'enigmista ed è proprio questo che rende la storia più credibile. Ben fatto anche l'alternarsi dei flashback che lentamente, ma inesorabilmente ci fanno capire cosa sia accaduto...fino all'ultimissimo colpo di scena. Nella parte dei ricordi vi ho trovato anche un interessante spunto di riflessione: la gioventù che sembra eterna con tutto un universo davanti a noi e che invece passa troppo in fretta facendoci ritrovare già grandi costretti a scelte forzate che ci portano ad abbandonare i nostri sogni. Buona la regia di Grandi ed anche la recitazione, pur non memorabile, si salva. Non gli dò un voto più alto per via di alcune incongruenze nella sceneggiatura ma speriamo di vedere ancora molti film italiani del genere.
L'amico che prende una storta alla caviglia...poi corre come una lepre. L'amico tossico che spara ad uno convinto che sia lui il responsabile...e poi dice che fin da prima aveva scoperto che il responsabile era l'altro perchè aveva visto una sua foto insieme al ragazzo morto.