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NATALE IN CASA CUPIELLO (2020) regia di Edoardo De Angelis

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Mauro@Lanari     3½ / 10  03/04/2022 06:35:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Molto prima di "Sabato, domenica e lunedì" (1959), Eduardo sviluppa i 3 atti di "Natale in casa Cupiello" (1931-?) in 3 giornate consecutive. Non convince una drammaturgia che sa di sceneggiata, piena di simboli almeno oggi facilotti: il povero cristo protagonista muore dopo la ricorrenza della nascita di Gesù, heideggeriano "Sein-zum-Tod", le vicende dell'umana mediocrità ("I miserabili") sono scandite dalla frantumazione di piatti, vasi, porcellane, e i cocci presepeschi della Sacra Famiglia sono tenuti assieme dal collante matriarcale ch'adombra l'apparente patriarcato.
Mauro@Lanari  03/04/2022 17:53:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Amplio:
Molto prima di "Sabato, domenica e lunedì" (1959), Eduardo sviluppa i 3 atti di "Natale in casa Cupiello" (1931-?) in 3 giornate consecutive. Non convince una drammaturgia che sa di sceneggiata: "nella tragicommedia originaria convivevano gl'estremi della commedia e della tragedia, pilastri insostituibili di tutta l'opera dell'artista partenopeo. La tragedia era vera tragedia e la commedia era vera commedia. Questa dicotomia strutturale scompare nella trasposizione di De Angelis che preferisce smorzar'entramb'i toni" (Tonino De Pace) mantenendo i simboli almeno oggi facilotti: il povero cristo protagonista muore dopo la ricorrenza della nascita di Gesù, heideggeriano "Sein-zum-Tod", le vicende dell'umana mediocrità ("I miserabili") sono scandite dalla frantumazione di piatti, vasi, porcellane, e i cocci presepeschi della Sacra Famiglia vengono tenuti assieme dal collante matriarcale ch'adombra l'apparente patriarcato.