agentediviaggi 8 / 10 11/03/2007 15:25:30 » Rispondi Un Forrest Gump ante litteram e soprattutto con un attore protagonista superiore al pur bravo Hanks. Non è almeno a mio avviso un capolavoro, ma è poesia in molte sequenze come il dialogo col politico che crede alle semplici frasi del giardiniere come a delle metafore politico-economiche, per non parlare della sua reazione allo stato di eccitazione di Shirley Mclaine (da rotolarsi per terra) quando cerca di fare l'amore con lui. E poi l'epitaffio finale con la frase rimasta nella memoria "la vita è uno stato mentale", una frase che può sembrare criptica ma che io interpreto così: l'unico universo che conta per noi, non è quello reale, ma quello che ci costruiamo giorno per giorno interpetando fatti ed eventi in modo che ci appaiano accettabili e comprensibili. Se riusciamo in questo tentativo creiamo un equilibrio interiore che ci permette di vivere serenamente con noi stessi anche se siamo emarginati o completamente all'oscuro dei tremendi codici di comportamento del vivere sociale, e nel caso del protagonista a farsi apprezzare anche di più dagli altri nella sua sincerità e semplicità.
non sono completamente d'accordo, come già dissi nel commento a Forrest Gump, perchè credo che la realtà sia un pochino più crudele di un semplice film poetico.