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IL TALENTO DEL CALABRONE regia di Giacomo Cimini

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marcogiannelli     5 / 10  09/01/2021 08:25:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Flusso di pensieri durante il film.
Recitazione per nulla naturale, esplode un palazzo e dicono "No!". Non c'è una reazione logica dei personaggi alle parole di un altro personaggio o ai fatti che accadono su schermo.
Lo seguono grazie alle telecamere ma non capiscono in che punto di Milano sia.
Ad un certo punto il personaggio della Foglietta chiede come hanno fatto a non localizzarlo. La risposta è delle più assurde che abbia mai sentito per giustificare qualcosa di simile.
La situazione di partenza sarebbe anche plausibile, ma la consecutio è tutta sballata e stramba.
La Foglietta poraccia è vittima di un personaggio senza senso. Anche Castellitto purtroppo sembra andare in over acting in alcuni momenti, seppure sia una delle cose salvabili.
Richelmy sembra essere coinvolto dal minuto 1 e si comporta in maniera del tutto irrazionale, facendo incazzare il professore quando non ce ne sarebbe bisogno, andando fuori di testa a occhio e sembrando lui l'attentatore.
Gli altri componenti della radio che fanno la parte de "oh sì ma quanti ascolti" non sono credibili mai.
E' tutto troppo caricato quasi a fare gli americani, sono tutti troppo impostati e questo danneggia la riuscita della pellicola.
La scrittura dei dialoghi a tratti è quella di The Lady, para para.
"Quest'uomo ha venduto tutto non ha lasciato traccia di se da 2 anni" certo, come no.
A ogni traccia si fermano come se durasse mezz'ora.
La Foglietta che si cambia.
Il terrorista che prende possesso dell'elettricità della città.
La scena in cui Steph vuole andarsene e dopo impazzisce anche al telefono.
Boh, una serie di assurdità una dietro l'altra.
E io amo i film tutti girati in poco spazio, i The Guilty del caso.
Peccato. Doveva essere un gran film e ne aveva le potenzialità.
Sia per il messaggio sul bullismo, sia per l'idea di fondo.