matt_995 4 / 10 08/12/2020 00:10:24 » Rispondi Non ha praticamente niente a che fare con l'interessante saggio autobiografico da cui è tratto, con cui condivide giusto il titolo e il nome dei personaggi. D'altro canto credo che l'intenzione di partenza non fosse affatto quella di valorizzare il libro di Vance, quanto invece far vincere (finalmente!) Il primo Oscar a quei mostri sacri della Adams e (soprattutto) della Close. Risultato? Probabilmente le due attrici vinceranno il primo razzie dea carriera.
Ma quello che dà fastidio non è nemmeno tanto la sfacciata operazione commerciale che c'è dietro. A dare fastidio sono i valori semplicistici ed antiquati con cui regista e sceneggiatrice hanno approcciato alla storia. Cosa racconta questo Elegia Americana? Che soltanto i vincenti hanno successo e, va da sé, chi non riesce a vincere, chi piomba nel tunnel della droga, chi non riesce a risollevarsi dal degrado e dalla povertà... È necessariamente un perdente sfigato, da biasimare, emarginare e lasciarsi alle spalle in direzione del luminoso e rassicurante Sogno americano! Tematiche e approcci narrativi che ormai sono obsoleti perfino ad Hollywood.