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3022 regia di John Suits

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Mauro@Lanari     6½ / 10  11/10/2021 00:47:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La parentesi dell'incontro con i sopravvissuti dell'ISS è un corpo estraneo al film. A parte questo brutto errore di sceneggiatura, John Suits firma un'imprevedibile discreta metafora sul nichilismo, lontano/a dall'incoerenza di Nietzsche che fa morire Dio per darc'in pasto allo zoroastrismo o ad altre spiritualità atee: mort'un idolo, se ne fa sempr'un altro. Qui l'estinzione è così devastante che vacilla persino l'istinto di sopravvivenza. Pulito, lineare, conciso, eccellente il finale irrisolto.

Mauro Lanari
DankoCardi  11/10/2021 10:54:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Forse con tutte queste citazioni filosofiche hai dato a questo filmetto maggior importanza di quello che merita. Completamente d'accordo con te quando dici che l'incontro con i sopravvissuti dell'Iss è un corpo estraneo al film.
Mauro@Lanari  12/10/2021 03:39:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non so quanti dopo Kubrick dirigano ancora film metafisici o esistenzialistici (a es. secondo me i Nolan cadono nell'autosabotaggio insistendo nel volers'ibridare col blockbuster spielberghiano, inoltre la lista autoriale sarebbe lunghissima, Trier, i 2 Anderson, Chazelle, Villeneuve, Refn, Mendes, Aronofski, etc.: tutti dotati d'una loro ben marcata poetica stilosa, che tuttavia esiterei a ricondurre alle due succitate categorie in quanto l'antropologia è un misero sottinsieme della cosmologia). Mi suona strano, però trovo un maggior numero di registi interessati ad affrontare temi universali nelle serie TV: il Soderbergh di "The Knick", che sarebbe dovuto essere il suo lavoro testamentario, "Goliath" e, obviously, la 1a stagione di "True Detective". La stranezza forse è giustificata dal fatto che tendenzialmente sono prodotti low budget, di nicchia e spesso allegorici, che s'ammantanano sotto le mentite spoglie dell'opera di genere in quanto, s'il target commerciale non è più interessato ad argomenti di questo tipo, li si camuffa e spaccia per qualsiasi altra cosa più commestibile, digeribile, metabolizzabile. La derelizione umana rispetto all'universo, la sua insignificanza mi sembra molto ben rappresentata da Suits e ravviso una particolare assonanza col doodle odierno dedicato a Montale. Troppi altri registi sono derivativi del nichilismo imper(ver)versante, che non nasce solo col pulp tarantiniano ma che comunque personalmente avverso. Mi sembra ch'invece "3022" abbia proposto un'interessante quadratura del cerchio: "Codesto solo oggi possiamo dirti, ciò che non siamo, ciò che non vogliamo". In latinorum: "docta ignorantia futuri".
DankoCardi, se non colgo occasioni così per i distinguo che mi premono, quando mai?
Mauro@Lanari  12/10/2021 03:41:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ccorreggo: "imper(vers)ante"
Mauro@Lanari  11/10/2021 03:02:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Snello, conciso, scarno, eccellente il finale irrisolto:"
Mauro@Lanari  11/10/2021 03:00:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"mort'un idolo (l'"Entzauberung" di Weber, il disincanto), se ne fa sempr'un altro (il re-incanto)"