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UN INCENDIO VISTO DA LONTANO regia di Otar Iosseliani

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DankoCardi     8 / 10  28/11/2020 17:50:57 » Rispondi
Affascinante questo docu-fiction dove Iosseliani ci porta dentro un incontaminato villaggio africano, a contatto con la loro vita, le loro tradizioni, i loro riti. Un sistema per lo più matriarcale dove quasi sorprende vedere che sono le donne che dominano, nella ricostruzione delle loro scene di vita con litigi, tradimenti, matrimoni etc...Tutto questo per ricordarci che anche noi (i civilizzati) prima eravamo così e per suggerirci che non si stava tanto male: abbiamo tutti beni materiali ma abbiamo perso quel niente che invece portava a contatto con la natura e con il nostro pianeta. Il film poi non è esente da momenti ironici ed anche scene surreali che sottolineano la magia dell'ambientazione. Ma ogni tanto passa un camion nel villaggio a ricordarci che la civilizzazione lentamente arriva a sconvolgere gli ecosistemi e gli equilibri delle genti tanto che anche un vecchio pneumatico abbandonato e ritrovato dalle donne del posto può essere fonte di liti. Alla fine la c.d. "civilizzazione" si impone prepotente, con il disboscamento e la distruzione, con l'esodo forzato di genti verso le città, verso luoghi dove (dal nostro punto di vista) possano stare meglio. Ma è davvero così? Chi può scegliere per loro? Alla fine vedranno i loro dei venduti al mercato come souvenir. Una lacrima per un mondo che sta scomparendo sempre di più, dove le giungle di pianto vengono sostituite da altre giungle: quelle di cemento e di asfalto. Domandiamoci se non sia troppo tardi per tornare indietro e restituire alla natura quello che le spetta.