caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

ED GEIN - IL MACELLAIO DI PLAINFIELD regia di Chuck Parello

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     4 / 10  08/03/2016 11:16:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Davvero deludente e raffazzonata questa ricostruzione delle gesta di Ed Gein. Noto come Il macellaio di Plainfield, questo losco figuro venne riconosciuto colpevole dell'omicidio di due donne, anche se dai ritrovamenti macabri all'interno della sua abitazione si presume che le vittime fossero in realtà molte di più.
Una casa degli orrori in cui Ed dava sfogo a tutte le sue perversioni giungendo anche al cannibalismo, alla necrofilia e al feticismo riguardo parti anatomiche. Un personaggio quindi dal profondo lato oscuro ispiratore di tante pellicole e in particolar modo del Leatherface di "Non aprite quella porta".
In questo caso si tenta di ricostruire la genesi del mostro e di raccontare la parte finale della sua vicenda. Ne esce un film stanco e impresentabile, a causa di un'introspezione psicologica schematica e banale.
Il padre violento e alcolizzato, la madre affetta da fanatismo religioso, la conseguente repressione sessuale e l'isolamento forzato vengono ricordati in flashback piatti. Come prive di intensità sono le allucinazioni attraverso cui viene determinato il morboso legame tra Ed e sua mamma. Il lavoro di Chuck Parello non decolla mai: la storia avanza per episodi senza mai concretizzare in maniera convincente la spinta verso l'abisso della follia, questa suggerita seguendo rapporti causa/effetto di elementare spessore.
La violenza resta fuori campo e non basta qualche particolare raccapricciante per inquietare. L'unica nota positiva è costituita dalla recitazione di Steve Railsback, il quale tratteggia un personaggio apparentemente mite ed ingenuo (come descritto nelle interviste dell'epoca), in realtà affetto da tremendi blackout in cui esplodeva tutta la sua follia. Delude la messa in scena. Il resto del cast, già penoso di suo, viene demolito da un doppiaggio improponibile.