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L'UOMO BICENTENARIO regia di Chris Columbus

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Matteoxr6     7 / 10  08/12/2015 23:57:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Allora, non giriamoci intorno, è un film palesemente commerciale. Credo che prima di rilasciarlo nelle sale, ci sia stato un accordo con i produttori dei fazzoletti Tempo: tanta musica, tante emozioni sparpagliate come coriandoli lungo la durata della pellicola, molto amore e drammatizzazione. Sembra una regia di Spielberg, il re dei "violinisti", come li chiamo provocatoriamente io. A tal proposito sfrutto l'occasione per un confronto con "A.I. - Intelligenza artificiale", di due anni più giovane. Ecco, Kubrick ne aveva scritto la prima parte, difatti profondissima ed intelligentissima, e dopo la sua morte il violinista portò avanti il progetto deformandolo alla sua maniera. Anche ne "L'uomo bicentenario" coesistono componenti lodevoli e altre meno. Le ultime le ho già accennate nella premessa, mentre le note positive riguardano, senza dubbio, la prova di Robin Williams, le tematiche della ricerca di una propria identità in concomitanza con l'accettazione da parte della società, la ricerca della perfezione nell'imperfezione (quindi nell'unicità), l'identità in senso vagamente pirandelliano, a volte, la questione della "mela di Adamo ed Eva", cioè conoscenza uguale consapevolezza e dolore, etc..C'è pure qualche battuta carina. Certo, sono tutte argomentazioni e problematiche già affrontate più e più volte, e anche in maniera migliore in certi casi, ma a mio modo di vedere ne risulta un quadro accettabile, una pellicola commerciale ma senz'altro godibile, soprattutto grazie a Williams. Per me sarebbe un 6/7, che però non si può dare, indi per cui arrotondo.