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MI CHIAMO FRANCESCO TOTTI regia di Alex Infascelli

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The Gaunt     7 / 10  23/11/2020 22:55:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'immagini di repertorio parlano chiaro. Un Totti ragazzino sui campi in terra battuta dove fa vedere e constatare che se c'è un dio del pallone, sicuramente lo ha scelto. Il documentario inizia e finisce nel giorno del suo ritiro dal calcio giocato, quando il cervello ti dice che stai bene, che puoi continuare e dove il fisico probabilmente non è sulla stessa sintonia d'onda. Ma fisico o meno con quei piedi e parecchia umanità d'animo di strada, Francesco Totti, ne ha fatta tanta. In una Roma che nemmeno lui confessa di conoscere fino in fondo, perchè impossibilitato a conoscerla tutta, ma rimanendo fortemente radicato nelle amicizie e negli affetti a Roma, cui ha saputo resistere alla sirene madrilene. Sono le immagini ed il flusso di coscienza del capitano romanista a raccontare e raccontarsi.