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BROOD - LA COVATA MALEFICA regia di David Cronenberg

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Neurotico     8½ / 10  27/01/2015 21:16:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In un'atmosfera invernale cupa ed estraniante grazie anche allo score di Howard Shore, che qui firma la sua prima colonna sonora, Cronenberg inscena una delle sue più raccapriccianti e disturbanti metamorfosi (ancora più dei vermi fallici di Shivers e degli aculei "vaginali" di Rabis). E' il corpo di donna/madre che muta, generando una covata di bambini deformi che controlla e guida telepaticamente, consciamente o inconsciamente, soprattutto attraverso la rabbia che sente per chiunque costituisca un pericolo per lei o per sua figlia.

Comincia a farsi largo nella riflesione del regista canadese il potere della mente (che in Scanners avrà degli effetti più esplosivi e apocalittici, anche se meno interessanti psicologicamente), carnalmente connessa con mutazioni del corpo femminile. Se in Melanie Chambers/Rose di Rabid la metamorfosi riguarda un elemento maschile che fuorisce da un'apertura vaginale, nel caso di Eggar/Nola la nuova carne è esposta fuori dal suo corpo in un utero che partorisce piccoli mostriciattoli malvagi al suo servizio. E' l'apoteosi del potere della donna, crudele, possessiva e manipolatrice, che perdurerà anche dopo il sanguinario finale.

Più complesso e stratificato delle prime due opere cronenbergiane, e con ambizioni psicologiche fin'ora assenti nel geniale regista, Brood è la prima svolta della sua poetica, per cui accanto alle incredibili metamorfosi della carne, appare quel vastissimo campo d'analisi che con Scanners prima e Videodrome (soprattutto) e La zona morta poi, avrà degli sviluppi eclatanti che marchieranno a fuoco il cinema dell'orrore e della fantascienza: il potere del cervello.



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