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BROOD - LA COVATA MALEFICA regia di David Cronenberg

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ULTRAVIOLENCE78     7½ / 10  01/09/2009 23:14:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un “horror” che mette in scena i mostri come “figli” dell’odio e della rabbia. Quasi “tarkovskijano” nell’idea, alla base di “Solaris”, dell’ipostatizzazione dei moti dell’animo, circoscrivendoli però a quelli più bassi e negativi.
Ancora una volta la carne, vero e proprio “leit-motiv” della produzione (soprattutto la prima) “cronenberghiana”, a fungere da veicolo di significati: mutazioni e lacerazioni costituiscono il fondamento di una prospettiva, nella quale le degenerazioni esteriori fanno da specchio a quelle interiori, e le cicatrici e somatizzazioni costituiscono il segno di esperienze traumatiche indelebili (cfr. l’eloquente e bellissima sequenza finale, in cui la camera passa dal volto stravolto e atterrito della bambina al suo avambraccio destro “marchiato” da due bubboni). A ciò si aggiunge il potere deleterio della scienza psicanalitica capace di plasmare e condizionare le menti, aggravando problematiche già esistenti fino a farle sfociare in irreversibili psicosi.
Insomma, sono già presenti “in nuce” alcuni dei temi che attraverseranno i successivi lavori di David Cronenberg e che fanno del film in questione un piccolo gioiello orrorifico, in cui non latitano “suspence” e tensione, soprattutto in virtù di alcune inquadrature dall’alto, mirate a generare un senso di pericolo incombente, e di una angosciante e glauca fotografia monocromatica. Ottimi anche gli effetti speciali, che trovano la loro massima espressione nella perturbante immagine (che verrà citata dieci anni più tardi in “Inseparabili”) della gestante con il ventre deformato.
ULTRAVIOLENCE78  01/09/2009 23:23:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Meglio "viso stravolto".