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LADY VENDETTA - SYMPATHY FOR LADY VENGEANCE regia di Chan-wook Park

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elio91     8½ / 10  27/12/2010 21:01:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La vendetta mascherata da purezza,feroce e nascosta tanto bene da non rivelarsi se non nell'atto effettivo. E la ricerca disperata di un perdono,di tornare puri...

Il terzo e ultimo capitolo dell'incredibile trilogia della vendetta è anche quello più sfrenato e stilistico,pieno di invenzioni visive e di liricità. Accostabile a Mr.Vendetta e Old boy non solo per il tema trattato ma anche per gli attori utilizzati (e ha la musica migliore),ancora una volta Park sorprende e sferra colpi a destra e manca con un'altra storia di violenza, questa volta incarnando la vendetta in una donna dal viso angelico,Geum-Ja,una vera e propria santa adorata da tutti. La sua vera natura nascosta sotto le espressioni fredde o sorridenti e l'ombretto rosso è spietata,meditata. Scoprendo la sua vera natura attraverso invenzioni spesso comiche e grottesche (che non fanno che aumentare il senso di disperazione che circonda questa trilogia),si rivela un approfittatrice alla ricerca dell'uomo che l'ha rovinata per sempre,pronta a passare sopra tutto o tutti per perseguire il suo obiettivo. O forse no? Park rende la sua protagonista fredda ma anche umana,angelo e demone capace di affetto anche se incapace di esprimerlo in maniera convenzionale quando non si nasconde dietro una maschera come ha fatto per 13 anni.
Spesso,essendo un film incredibilmente stilizzato,c'è la brutta sensazione di aver costruito scene troppo meccaniche e ad effetto con l'effetto contrario di risultare eccessivamente irrealistiche. Questo purtroppo è un difetto di non poco conto ma che fortunatamente non infierisce molto perché il regista riesce quasi sempre a svicolare con sequenze al limite del geniale,e nell'ultima mezz'ora si raggiunge un climax inaspettato di fortissimo impatto emotivo,cosa quasi mancata all'inizio troppo emotivamente freddino.

In Mr.Vendetta il vortice di violenza culminava in un finale autodistruttivo,in Old boy invece il finale era più criptico per quanto tendente sull'amaro,ma in Lady Vendetta il regista non rinuncia a lasciarci pieni di dubbi sulla sua protagonista alla ricerca disperata di qualcosa che non ha più nell'emblematica scena finale. Perdono e redenzione,gli spiragli si aprono e il finale rimane aperto per quanto possiamo facilmente intuire come la vita di Geum-Ja,così come quella dei protagonisti dei due film precedenti,è dannata e non più normale a causa della terribile azione (non sua) che l'ha distrutta.