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LADY VENDETTA - SYMPATHY FOR LADY VENGEANCE regia di Chan-wook Park

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kafka62     7 / 10  26/04/2018 12:07:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bisogna riconoscere a Park Chan-wook il coraggio, in un'epoca in cui si pensa di avere visto tutto, ma proprio tutto, e in cui non ci sia più niente che possa ancora sorprendere, di proporre un cinema che inquieta e disturba, un cinema originale, spiazzante, provocatorio, iconoclasta, scabroso e spesso scioccante. Un cinema anche bello? Se proprio devo essere sincero, "Lady Vendetta" mi ha lasciato qualche non trascurabile dubbio in proposito. Innanzitutto, rispetto a "Old boy", esso manca di quell'umorismo grottesco che nel film precedente faceva capolino qua e là, offrendo una preziosa diversione dalle morbosità della narrazione. Qui la storia della donna che, dopo aver fatto ingiustamente tredici anni di galera per infanticidio, organizza una crudelissima vendetta nei confronti del vero colpevole, sembra prendersi troppo sul serio, quasi che il regista credesse davvero a una sorta di misticismo, di sacralità della vendetta. Avrebbe giovato invece a mio avviso un atteggiamento che, accanto al lato sadico-catartico della punizione collettiva dell'assassino da parte dei parenti dei bambini da lui uccisi anni prima, fosse presente anche uno sguardo che ne evidenziasse il lato pulp, come probabilmente Tarantino sarebbe stato in grado di fare prendendo in mano questa specie di "dieci piccoli indiani" in salsa orientale. Così come la confeziona Chan-wook, con raro virtuosismo tecnico e gelida perfezione formale, essa appare infatti già sbandare sul versante di un rischioso manierismo e di un ambiguo moralismo. E' forse solo grazie all'attrice Yeong-ae Lee e alla sua recitazione astratta e distaccata, più che alle raccapriccianti, durissime, insostenibili scene della vendetta, che "Lady Vendetta" verrà ricordato un giorno dai cinefili.