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LE SORELLE MACALUSO regia di Emma Dante

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7 / 10  05/10/2020 00:50:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La Dante ha assimilato a dovere la lezione di Visconti (i rimandi a "Gruppo di famiglia" ma anche "Vaghe stelle dell'Orsa"), di Bello ch'io e Ferreri, pure di Tornatore, ed è certamente, sulla carta, un film molto bello, che tra una cruda poesia e canzoni della Nannini o di Gerardina Trovato, i Gymnnasium di Satie e Battiato che rievoca De André ha il coraggio di rincorrere, se necessario, ai pugni nello stomaco (l'abbuffata della sorella malata, disgustosa, o la morte di una mucca vivisezionata!). Personalmente ho trovato retorico questo continuo rincorrere la Dimora (fotografato splendidamente nella sua lugubre decadenza) come Luogo della Memoria e Testamento, un nucleo familiare irrisolto (incompiuto?) dove le pareti della casa testimoniano un legame opprimente con la Vita e la Morte, il Passato e i suoi fantasmi. La giostra della memoria, quei cassetti dove incombono vecchi giocattoli e foto, mi pare l'anello debole del film. E malgrado tutto è un film lirico interpretato magistralmente, con alcuni momenti memorabili - su tutti la cassapanca che viene calata dalla finestra in una giornata in pieno sole o il fatale incidente in spiaggia - che apre nuove prospettive sul linguaggio "femminile" di un Cinema che deve dare i conti con un riflesso Letterario diciamo "duplice", in quel "ti ho portato un libro" che sembra un invito ad andare Oltre il testo e la Storia
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  05/10/2020 00:51:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se qualcuno può correggere come ho scritto Bellocchio, grazie