ferzbox 7 / 10 13/07/2015 18:19:24 » Rispondi "Zeder" ha di incredibile la somiglianza con il "Pet sematary" di Stephen King; non solo per la tematica dei terreni K(dove i morti seppelliti tornano in vita),ma anche per un altro fattore che cito alla fine nello spoiler e che mi ha sempre lasciato di stucco... Comunque il suddetto film di Pupi Avati non arriva a terrorizzare ed affascinare quanto "La casa dalle finestre che ridono",secondo me molto più coinvolgente dal punto di vista narrativo e nelle atmosfere,per quanto,forse,il livello recitativo di "Zeder" si dimostra un tantino superiore(anche se a mio avviso Gabriele Lavia ha un modo di recitare troppo impostato e teatrale). Un altro dei problemi presenti in questa pellicola sono le motivazioni che spingono il protagonista Stefano ad indagare; lo spettatore è sicuramente riconoscente al personaggio,grazie alla curiosità che viene stimolata dalle sue indagini,ma certo,c'è anche da chiedersi per quale motivo non si faceva i cazzì suoi; la sua ossessione nel voler risolvere il mistero di tale vicenda è del tutto ingiustificata,facendomelo vedere come un idiota....caratteristica che purtroppo si notava spesso nei film italiani e che non ho mai sopportato.....non c'era nessuna ragione concreta che poteva spingerlo ad indagare così a fondo...non mi piace quando i protagonisti agiscono senza scopo; su alcuni thriller anni 70 le motivazioni potevano essere il coinvolgimento di un amico o di un familiare.....o la testimonianza oculare....ma qui cosa?..... C'è da dire che la scena iniziale ha un momento incredibile; devo ammettere che Pupi Avati è riuscito a stupirmi con la comparsa improvvisa del morto dietro le spalle della prima vittima.....incredibile l'effetto che è riuscito a produrre,ma per il resto non si vedono grossi espluà,se non verso il finale grottesco dove,a tal proposito,dedico quello che volevo dire prima nell'associazione al "Pet sematary di Stephen King.
Nonostante il film di Avati sia uscito a più di un anno di anticipo dal romanzo di King entrambi hanno lo stesso finale che vede la resurrezione dell'amata del protagonista....e la cosa è sorprendente perchè King e Avati non si sono copiati,dato che la stesura del romanzo,durante l'uscita di Zeder,era già stata data all'editore.....un incredibile coincidenza....
Ad ogni modo "Zeder" si dimostra un film piuttosto singolare per gli amanti dell'horror,anche se io non ci ho mai spasimato così tanto.....comunque va visto almeno una volta e si guadagna un posticino tra i film horror italiani più caratteristici....
hghgg 13/07/2015 22:29:41 » Rispondi Dev'essere perché è principalmente un attore di teatro. Lavia dico. E pure bravo :-D Bel filmetto comunque. Avati non mi piace ma questo è la casa con le gaie finestre sono due indiscutibili gioielli di horror-thriller italiano.
ferzbox 14/07/2015 00:52:39 » Rispondi Si bel filmetto.......ma ho sempre sentito che gli mancava qualcosa per renderlo veramente geniale......la parte centrale brancola un pò nel buio....
76eric 13/07/2015 21:13:44 » Rispondi Ciò che spoilerizzi mi autorizza a farti i complimenti! Se non li hai visti datti un occhiata anche a "Il nascondiglio" ed a "L' arcano incantatore" sempre film horror di Pupi Avati. :-)
ferzbox 13/07/2015 21:43:26 » Rispondi Il nascondiglio non l'ho mai visto...ma seguirò il tuo consiglio....L'arcano incantatore invece l'ho visto e commentato ;-)