Avati costruisce un buon thriller sulle basi di un horror. Un indagine incalzante, interessante, sulla porta d'ingresso del paranormale, varcata poi nel finale. Un'idea che credo abbia ispirato King. C'è solo una cosa misteriosa, o che io non ho capito: il Come e il Perché Gabriella riesca a trovare la posizione dei resti di Zeder nel prologo. A dir la verità proprio ora me ne è venuta in mente anche un'altra, ma ormai ho scritto che era una, non ho voglia di correggere.