GianniArshavin 7½ / 10 25/08/2014 13:52:15 » Rispondi Tratto da un romanzo che ora voglio provare a recuperare "Soylent green" di Richard Fleischer è un film di fantascienza/distopico davvero interessante ed intelligente , immeritatamente dimenticato dal grande pubblico. La prima cosa che balza all'occhio del lavoro di Fleischer è la grandiosa ricostruzione , credibile e accurata , di un mondo post apocalittico fatto di sovrappopolazione , caldo torrido e mancanza di risorse. Durante la visione l'ottima fotografia , il "make-up" degli attori e le scenografie ci trasmetteranno una sensazione di calore e soffocamento di grande impatto , che ci renderà vivo e palpabile questo universo urbano fatto di miseria e povertà. Ad arricchire ulteriormente la visione del futuro di regista e sceneggiatori ci sono le donne "donazione" e il soylent green del titolo , unico alimento disponibile per le classi più disagiate. Inoltre il governo, formato da pochi ricchi , per "risolvere" il problema della sovrabbondanza di popolazione ha legalizzato il suicidio assistito. In questo quadro pessimistico e nero si muove il poliziotto Thorn , che si ritroverà ad indagare su uno spinoso caso d'omicidio. Purtroppo dopo lo splendore che riguarda l'aspetto distopico e catastrofico del titolo , "Solylent green" pecca proprio sotto il profilo investigativo , in una ricerca macchinosa e blanda che ammazza il ritmo nella parte centrale. Evitabile è anche la breve love-story inserita , un po arbitrariamente , nella storia. A risollevare il prodotto dal torpore fortunatamente ci pensano un paio di sequenze di notevole pathos (tipo quella del suicidio)ed un finale a sorpresa bello e tetro. Altri aspetti degni di nota sono un buon Heston , avvezzo a pellicole simili , e qualche richiamo a maestri della fantascienza come Bradbury e Asimov.