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TENET regia di Christopher Nolan

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76mm     5 / 10  17/09/2020 12:22:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nolan gioca a carte totalmente scoperte e ripropone (elevato al cubo) l'esperimento già tentato con Inception e Interstellar, ovvero quello di raccontare una storiellina piuttosto esile e banalotta in una maniera talmente complessa da fare in modo che il pubblico sia portato a scorgervi profondità abissali e rivelazioni di incommensurabile portata sui concetti di tempo e spazio, vera ossessione del regista da tempi non sospetti.
Questa è la vera abilità di Mr. Nolan, il suo "Prestigio"…la capacità di creare illusioni (cinematografiche) tali da riuscire a far vedere al pubblico quello che in realtà non c'è (un grande film) e di non fargli vedere quello che in realtà si trova davanti ai suoi occhi (tanta fuffa ben confezionata inframmezzata da qualche buona intuizione).
Nolan è un ambizioso, questo è assodato e non ci vedo nulla di male…tutti i più grandi lo sono, o lo sono stati…Orson Welles e Stanley Kubrick non erano forse degli ambiziosi?
Quello che inizio però a non avere molto chiaro è quale sia la sua vera ambizione…se fino ad un certo punto della sua filmografia pensavo che il suo fine fosse quello di riuscire ad elevare il mainstream a livello di cinema d'autore, adesso inizio a pensare seriamente che abbia lo scopo inverso, ovvero quello di dimostrare che il cinema d'autore (perchè lui Autore lo è, questo non lo metto in dubbio, lo status se l'è guadagnato) possa essere "degradato" a puro intrattenimento senza che nessuno abbia di che lamentarsi.
In fondo a cosa servono storia, sceneggiatura e direzione d'attori quando puoi contare su un budget a mille zeri e su un'abilità registica tale che ti permette di far andare le persone avanti ed indietro nel tempo nella stessa inquadratura?
A questo punto non mi stupirei se la sua prossima impresa (visto che ama spingersi sempre un po' oltre rispetto al film precedente) fosse quella di far recitare degli androidi e di far elaborare la sceneggiatura ad un algoritmo.
Anche perché onestamente non vedo l'utilità di avvalesi di attori di prim'ordine (su Pattinson mi sto ricredendo sempre di più…è bravo!) per poi mettergli in bocca per metà delle incomprensibili supercaz.zole sull'inversione dell'entropia (!?) e i paradossi temporali e per l'altra metà delle battutine tristissime che sembrano scarti di sceneggiatura di un Bond movie qualsiasi.
E nemmeno di sprecare il talento di Branagh per relegarlo nel ruolo stereotipatissimo del villain psicopatico tutto yacht superlusso, minacce puerili (le palle in gola…ma per favore!!) e scatti di violenza (e un piccolo sforzo per dargli una motivazione meno cretina per desiderare la distruzione del mondo non si poteva davvero fare eh?).
Comunque la vera dichiarazione d'intenti del film si trova in una battuta verso l'inizio, quando la scienziata spiega al Protagonista il funzionamento dei proiettili invertiti: "non devi capire, devi sentire…"
Ora, considerando che capire quello che succede in questa pellicola è oggettivamente abbastanza arduo (e forse è meglio non sforzarsi troppo, dato che più si cerca di capire e più saltano fuori delle falle logiche enormi, tanto che io ci ho rinunciato…) direi che il pubblico si può distinguere, a grandi linee, fra quelli che il film l'hanno sentito e quelli che no.
Io, se non si è capito, appartengo al secondo gruppo.
Però non sono d'accordo con chi dice che Nolan è un regista in involuzione…anzi…penso che la sua idea di cinema si stia evolvendo in maniera esponenziale, film dopo film, tanto rapidamente da avergli fatto perdere un po' il senso della misura.
Sarà questo il cinema del futuro? Visto l'alto indice di gradimento di critica e pubblico direi che ci sono concrete possibilità che questo possa succedere.
Nel caso, quando arriverà quel momento, mi auguro che qualcuno abbia trovato la maniera per invertire l'entropia delle pellicole in modo da poter tornare ai bei tempi in cui gli Autori facevano il Cinema e dall'altra parte c'erano Roland Emmerich, Michael Bay e Joel Schumacher a contare i soldi.