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#ALIVE regia di Il Cho

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  08/04/2021 10:46:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il cinema asiatico, anche quando sfrutta tematiche e situazioni già viste, riesce spesso ad offrire visioni alternative spiazzanti, in cui la poca originalità passa in secondo piano a favore di idee ed approfondimenti capaci di arricchire in positivo le storie narrate. 
Il regista Il Chi, pur mettendo in scena roba stravista (survival movie con caterve di zombie), riesce a cogliere il lato più intimo della vicenda, trasformando quello che poteva essere un dozzinale film horror in un disperato sguardo sull'isolazionismo forzato, ovviamente contestualizzabile agli attuali mesi pandemici che tutti noi stiamo vivendo. Il senso di impotenza è applicato ad un microcosmo urbano in cui tempi dilatati e le attese snervanti trovano sfogo in un paio di trovate che, pur prevedibili, offrono linfa vitale ad una pellicola capace di ricaricarsi ogni qualvolta il fiato comincia ad esser corto. Poi indubbiamente i difetti non mancano: quel finale molto "americano" e alcune sequenze action in cui urge credere all'impossibile scadono nella tamaraggine totale lasciando qualche perplessità. Non tragga in inganno l'avatar posizionato prima del titolo, i social media rivestono un ruolo marginale, significativo solo nel finale.
"#Alive" non è un film perfetto ma intrattiene, non è ricco di scene gore, ma basato su una serie di elementi psicologici ben incarnati dal simpatico Ah-in Yoo.