kowalsky 5½ / 10 29/10/2007 16:58:04 » Rispondi Calopresti osa, ha coraggio da vendere più di molti altri, però onestamente questo film resta troppo ambizioso e irrisolto per convincere appieno. Un'autoreverenziale crisi inviduale (o d'autore?) passa attraverso inevitabili echi felliniani (tutto il finale sembra rubato a Otto e Mezzo) mischiati a Mattarazzo, De Santis o persino Antonioni (cfr. la festa dei colleghi di lavoro sembra rubata a una famosa sequenza di "La notte"): troppi tributi "alti" per una persona che ha dimostrato in passato di possedere una propria strada artistica autonoma ed efficace... sorprendentemente riuscito, invece, il personaggio interpretatato dal cantante degli Avion Travel, col suo ghigno sardonico e il suo ruolo insolito di spiritual guidance... un film interessante sulla carta, ma incapace di cogliere il segno