The Jack 10 / 10 15/02/2007 18:22:47 » Rispondi Quando per fare cinema si era disposti a sacrificare rapporti umani, matrimoni, equilibri finanziari e a volte quasi, vite umane. Quando per Coppola (e forse per pochi altri registi) fare un film significava fare arte come massima espressione di ciò che si è... ... è allora con uno sguardo anche non troppo attento, si può notare la dedizione, l'intensità, la ricerca, la fatica che questa odissea ha comportato.
Tutto eccelso ... regia, attori, sceneggiatura che è come un viaggio interiore, su tutto la fotografia inarrivabile. Coppola legge i romanzi con l'animo di un italiano e li adatta con la stessa sensibilità, mostrando sempre prima gli uomini e ciò che portano dentro e poi l'orrore e lo splendore che sta fuori, usando i mezzi e i migliori attori hollywoodiani.
Volevo aggiungere che Brando è impeccabile, ma recita pochi minuti per poterla considerare una vera e propria interpretazione...
... lui è Kurtz e come nel romanzo è una presenza ... c'è eppur non si vede per buona parte del film (si supera nel Padrino parte seconda, li c'è e proprio non si vede).
E anche quando poi lo vedi, in realtà con un uomo così non si parla, lo si ascolta. E quel po' che dice fa il film, anche se per più di 2 ore, lo si immagina muoversi, lo si immagina parlare (come faceva il protagonista di cuore di tenebra).
The Jack 17/02/2007 15:05:55 » Rispondi No "odissea" ... volevo scrivere "apocalisse".