Dom Cobb 9 / 10 16/01/2019 23:48:34 » Rispondi Il gruppo di ladruncoli del primo film viene contattato per effettuare un colpo a Milano, ossia svaligiare il furgone con i guadagni delle vincite del Totocalcio. A dispetto di continui svarioni e disgrazie, il colpo riesce; il problema sarà tentare di non farsi scoprire... Visto l'enorme successo del capostipite di Monicelli, viene messo insieme un seguito per ricatturarne il successo, non senza qualche cambiamento: lo stesso Monicelli viene sostituito da Nanni Loy e il personaggio di Mastroianni viene anche lui sostituito da una figura simile interpretata da Nino Manfredi. Molti oggi vedono il seguito alla pari del primo, altri un pelino inferiore; in questo panorama credo di essere uno dei pochi a cui invece piace di più, anche se solo di poco. Per mettere subito le cose in chiaro, non ritengo il film necessariamente fatto meglio o superiore: per la maggior parte, esso mantiene intatte tutte le caratteristiche del precedente, dai toni scanzonati alla commedia intelligente e per lo più verbale, l'attenzione ai vari personaggi e le loro peculiari personalità e la preparazione ed effettuazione del colpo. Allo stesso tempo, però, vi sono anche delle aggiunte che evitano di renderlo una mera copia carbone
La rapina riesce con successo e tutta la seconda metà del film vede i nostri che si sforzano di passare inosservati nel corso delle indagini della polizia.
e gli danno una sua identità. Nanni Loy fa un ottimo lavoro nel replicare lo stile di Monicelli, al punto che il cambio di regia non si sente neanche: rimane la simpatia per gli emarginati e la gente semplice, così come l'ironica inevitabilità della conclusione della vicenda.
Nonostante tutti i loro sforzi per evitare di farsi scoprire dalla polizia, saranno proprio Gassman e compagnia a sabotarsi da soli, decidendo di sbarazzarsi del denaro volontariamente salvo poi ripensarci quando ormai è troppo tardi. E nel mentre, ovviamente, uno di loro avrà pure modo di farsi multare per non aver attraversato la strada sulle strisce pedonali...
A rendermi questo seguito più gradito sono forse i toni più scanzonati e la mancanza di sporadiche divagazioni drammatiche che nel primo risultavano fuori posto. Inoltre, trovo che le battute e le situazioni (ancora Age e Scarpelli alla sceneggiatura) siano più divertenti e memorabili qui che non nel primo.
Gassman che cerca di parlare milanese e poi nel momento cruciale gli scappa l'imprecazione in romanesco, la servetta che non riesce a pronunciare la "r" fino a che, colpo di scena, guarisce d'un tratto, Capannelle che sfrutta parte dei soldi rubati per farsi una signora mangiata sono solo alcune delle perle che questo film offre.
Inoltre, come nota a margine, mi è parso che la trama fosse leggermente più compatta e meno dispersiva del primo film, procedendo a ritmo più spedito e senza troppi momenti di stanca. Come ho già accennato, non si tratta di una preferenza schiacciante, e spero comunque che la mia non venga considerata un'opinione impopolare.