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CHIEDI ALLA POLVERE regia di Robert Towne

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fidelio.78     7 / 10  17/05/2006 15:14:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A volte su questo sito esistono misteri che solo Voyager potrebbe risolvere, come ad esempio la ridicola media di questo film.
Sicuramente non siamo davanti ad un capolavoro, ma trovo davvero inadeguate le critiche alla sceneggiatura. Qualcuno ha criticato addirittura i dialoghi! Io invece credo che il film sia stato scritto bene e con enorme cura.
Qualche manierismo di troppo dietro la MdP c'è e anche C. Farrell a mio avviso si gigioneggia un pò troppo, ma il film ha consistenza e ritmo, una splendida evoluzione temporale e non è banale. La storia d'amore forse è un pò usurata, ma è trattata con eleganza e perfetto stile nei dialoghi che evolvono magnificamente costruendo il giusto contrasto. R Towne daltronde è uno dei migliori sceneggiatori viventi.
Un film bello, secco, asciutto, quasi d'altri tempi.
Lo consiglio a tutti quelli che amano i film classici e a quelli che vogliono scoprire un cinema fatto non solo di movimenti di camera e azione travolgente.
Se poi la gente è abituata a leggere Topolino è un altro discorso....
Invia una mail all'autore del commento lunapapa69  17/05/2006 20:35:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scusa se mi sento chiamato in causa, forse ti riferisci a me o forse no. Comunque nel commento da me scritto ho lamentato l'assenza di un tono generale che potesse aiutare lo spettatore ad interiorizzare gli aspetti più intimi della vicenda narrata. Al di là di ciò, trovo gratuita la tua affermazione sulla "consistenza" di questo film. La materia del film, i contenuti erano davvero consistenti, ma la messa in scena ha tradito quei contenuti attraverso una banalizzazione delle tematiche (la crisi creativa di uno scrittore , il razzismo...) che non sono armonizzate tra di loro all'interno del testo filmico. Banalizzazzione dovuta anche a dei dialoghi che, ribadisco, appaiono davvero ai limiti della comicità. Basti citare le parole della donna morente ( "Mi raccomando la prossima volta non giudicare una persona alla prima apparenza!") e quella tosse da Traviata dei poveri che rende il tutto davvero ridicolo.
Non lo consiglio a chi ama i film classici. Se poi quei film classic sono quelli che passano su Canale5, allora lo consiglio a tutti.
Nico
fidelio.78  18/05/2006 15:37:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non sono daccordo. I dialoghi sono a tratti scoppiettanti e c'è il giusto tono di contraso. Inoltre in nessuna scena vi è inutile esposizione. Mi è sembrato molto ben fatto. Il conflitto è interiore perciò non viene espresso chiaramente nel film se non in modo molto sottile e quindi le tematiche vengono svolte e non banalizzate. Ci sono accenni a conflitti di livello societario oltre che interiore (la crisi dello scrittore) e interpersonale (la storia con la donna), ma non decollano mai. Restano sempre sotto la polvere e su questo hai ragione, ma non stiamo parlando di un capolavoro. Non è un film da 10, ma neppure da 2 (non lo vorrai davvero mettere sullo stesso piano di film quale "Troppo belli" o "Alex l'ariete"). Hai ragione anche su qualche passo troppo retorico, ma non per questo mi sembra giusto degradarlo in tal modo.

Infine scusami se ti sei sentito tirato in ballo, ma non volevo riferirmi ad un sigolo utente. Mi riferivo in generale ai commenti troppo negativi (tra i quali il tuo) che mi erano sembrati eccessivamente "cattivi".

Invia una mail all'autore del commento lunapapa69  18/05/2006 17:38:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non vorrei sembrare polemico e seppur comprendendo il tuo punto di vista , trovo delle forzature nelle tua "lettura" del film. Nè tuttavia vorrei apparire presuntuoso nel portare avanti la mia "tesi" : è legittima quanto la tua. Però eviterei di porre a confronto il voto che ho espresso con quei due film da te citati. Ogni film ha una storia, e quando butto un commento, cerco di sgombrare i pregiudizi che potrei avere sul genere, gli attori o altri aspetti della produzione di un film. Se orientassi il giudizio su questo film, partendo da un ipotetico 2 assegnato ai film sopra citati, rischierei soltanto di fare una cattiva "lettura" delllo specifico filmico, al di là del voto che poi assegnerei: la mia sarebbe una critica piuttosto "qualunquista".
Sia chiaro, non voglio convincerti di assumere il mio punto di vista, ci mancherebbe! Forse possiamo dire che abbiamo visto "due film dviersi"
fidelio.78  18/05/2006 21:06:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sia ben chiaro, neanche io voglio convincerti che il mio punto di vista sia corretto, ma questo forum nasce e continua a vivere proprio per lo scambio di opinioni. Siamo qui per parlare di cinema e nessuno può avere la presunzione di avere ragione. Quindi ho pieno risptto del tuo giudizio, ma comunque considero il voto troppo basso per un film comunque tecnicamente più che valido. Lo so che facendo il confronto con "quei due film" ho esagerato, ma volevo farti capire il io punto di vista: nessun film merita quel voto tranne quei due, o pochi altri.
Ma a parte questa questione di poca importanza vorrei capire meglio i motivi della tua critica ai dialoghi. non lo faccio per convincerti che sbagli (magari sbaglio io), ma solo perchè non credo di aver afferrato bene il tuo punto di vista.
A parte la retorica di alcuni dialoghi, mi èsembrato che il film svoltasse bene e risultasse gradevole proprio grazie al giusto ritmo assegnato a loro anche perchè scoppiettavano di contrasto. Tu invece cosa ne pensi? Forse erano troppo artificiosi?

Invia una mail all'autore del commento lunapapa69  19/05/2006 12:04:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dal mio punto di vista, la pecca più grande di questo film sta nell'incapacità di portare fuori attraverso i personaggi e il modo di raccontare, le conflittualità presenti nella storia, che rimangono in una sorta di zona grigia e inevitabilmente subiscono una banalizzazione. Altra cosa è il metter in scena in maniera verosimile le conflittualità latenti nei personaggi, le quali posso essere intimizzate dai protagonisti oppure "urlate": in questo film tali conflittualità, vengono appena abbozzate all'inizio della storia e quando poi vengono fuori prepotenti via via che la storia si sviluppa, ci si accorge che non è stato creato un retroterra psicologico, culturale che potesse fare da piattaforma solida per quei contenuti, i quali a questo punto appaiono poco credibili come i personaggi che li portano avanti. Di conseguenza, gli snodi drammatici, vitali per i cambi di pathos e per la capacità che devono avere nel convincere lo spettatore della verità portata avanti dalla storia, sono notevolmente impoveriti, con l'unico risulato di alienarsi la partecipazione emotiva dello spettatore che ha smesso di credere già da molto a ciò che la storia gli offre. Strettamente legati a ciò è la povertà dei dialoghi, dovuta da una parte alla presenza di frasi da manuale, usate ed abusate, dense di luoghi comuni (ho riportato precedentemente quella frase della donna morente come esempio) ma soprattuto al fatto che, venendo meno quel retroterra di cui ti parlavo poc'anzi, vivono di vita propria ( e ciò non è cosa buona).
Ti chiedo: che motivo c'era di portare sullo schermo una storia autobiografica, dove l’unica storia d’amore era quella tra l’autore e la sua macchina da scrivere, e farla diventare in un polpettone tragico-romantico con tanto di domanda di matrimonio e morte dell’amata per tubercolosi?

p.s. Mi fa piacere avere questo "scambio", in un contesto dove spesso si tende a prevaricare i commenti degli altri.
fidelio.78  23/05/2006 13:36:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Secondo me il bello di questo film sta proprio nel fatto che non "racconta" il passato di questo o quell'altro personaggio, bensì "mostra" il presente con tutte le sue difficoltà. Non "spiega", non infarcisce la narrazione di pesanti balle sul passato o sul perchè di un'azione.
Questo potrebbe far sembrare non trattati alcuni temi, ma in effetti l'autore quei temi non li voleva trattare, voleva che restassero sullo sfondo come "insight" dei personaggi.
Daltronde una cosa che detesto del cinema moderno sta proprio ne voler spiegare a tutti i costi il perchè di determinati modi di essere.
"Da piccolo il padre lo picchiava e questo spiega perchè è violento", oppure "La ragazza lo ha lasciato in malo modo e questo spiega perchè lui maltratti le donne" sono clichè froidiani che non spiegano una mazza. Taxi Driver spiega perchè De Niro è incazzato col mondo? Non si può ridurre a uno o due fatti il mondo interno di una persona. Non c'è un solo motivo del perchè un uomo sia quello che è; è diventato così per una serie di avvenimenti che non possono essere ridotti e sminuiti. Questo accade però troppo spesso nel cinema, soprattutto in quello europeo in cui assistiamo a monologhi in cui i personaggi parlano e raccontano della loro infanzia, dei loro pensieri, magari con una voce fuori campo e bla bla bla bla..... Questo non è cinema, è letteratura fotografata. In questo film invece il mondo interiore prima si intuisce e poi si esterna senza nessun "trucco", ma solo con l'evolversi della storia. Ha però tante pecche, una delle quali è quella da te sottolineata, ossia un'eccessivo sbilanciamento romantico.
Per quanto riguarda la tua domanda, secondo me il film coglie bene il personaggio principale: un autore innamorato non tanto dell'arte che è in lui, ma di se stesso nell'arte.
Concordo sul fatto però che qualche sviolinata romantica in meno avrebbe contribuito a rendere migliore la pellicola.

p.s.: anche a me fa piacere trovare qualcuno/a con cui scambiare serenamente le proprie opinioni senza essere crocifisso o lapidato e scusa per la risposta trardiva, ma sono rientrato ieri notte da un lungo week end fuori.
The Jack  25/05/2006 11:48:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi

Non si può ridurre a uno o due fatti il mondo interno di una persona.

D'accordissimo ...
Invia una mail all'autore del commento lunapapa69  25/05/2006 15:00:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
..sono d'accordo con te sulle scelte di un certo modo di fare cinema che appare fin troppo didascalico, teso com'è a voler spiegare tutto di tutti. Ma bisogna però evitare il rischio contrario: quello di non spiegare un bel niente dei personaggi. In questo caso è difficile giustificare tale strategia narrativa, parlando di "insight", come di un qualcosa di implicito dei personaggi. Tale "insight" ha valore e si esprime ( non per forza a parole), solo se è sorretto dalla costruzione di solide biografie dei personaggi, biografie che non devono venir fuori nel corso della vicenda in maniera didascalica, ma attraverso l'azione scenica, attraverso le conflittualità che la storia fa venir fuori. In relazione a Chiedi alla polvere, le biografie, sono solide se ci si riferisce al libro di Fante, ma impoverite nella trasposizione sullo schermo e, quando nel commento precedente ti parlavo di dialoghi che vivono di "vita propria" (e ribadisco, non è cosa giusta), facevo proprio riferimento al fatto che fossero carenti proprio perchè slegati dalle biografie dei personaggi (vuoi per difetti in fase di sceneggiatura, vuoi per la recitazione manieristica) e ancora più impoveriti dalla mancanza di una solida costruzione dal punto di vista psicologico e culturale dei personaggi che, al contrario, avrebbe garantito un maggiore effetto di credibilità e verosimiglianza .
fidelio.78  25/05/2006 18:07:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi trovi d'accordo, daltronde è proprio quello che volevo dire io nei miei precedenti interventi.
Ci sono registi come Haneke, però che non spiegano un tubo.
Non credo infatti che la biografia sia strettamente necessaria in un film come questo. Qui viene raccontato un momento particolare nella vita di uno scrittore. Un momento di crisi seguito dall'ispirazione donatagli da una donna. Il resto è contorno. Ed è per questo che comunque i dialoghi non li vedo slegati come dici tu. Sicuramente R. Towne ha scritto film molto più belli (penso a Chinatown) nei quali è riuscito a coniugare i diversi livelli di conflitto; qui non c'è riuscito e quindi questo forse fa sembrare slegate le situazioni, però non per questo secondo me va disprezzato totalmente il film.
Comuqnue mi sembri molto competente in materia, complimenti.