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L'ADULTERA regia di Ingmar Bergman

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elio91     6 / 10  26/04/2012 11:13:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi accodo a due dei commenti sottostanti ritenendo "L'Adultera" come una delle prove meno riuscite di Bergman. Si potrebbe dire, senza timore di essere smentiti, un film minore.
L'etichetta "commerciale" mai come in questo caso gli rende giustizia: semplicemente Bergman fa un film per il mercato americano adattando il suo stile a quello di un pubblico più vasto. Ne esce fuori, prevedibilmente, un film non brutto ma completamente privo di mordente, fin troppo scontato e dai temi che lo svedese mai aveva banalizzato o affrontato con tanta superficialità come nel caso in questione.
In parte forse ciò è dovuto anche a dialoghi mosci, poco interessanti, e al predominio del rapporto fisico rispetto a quello spirituale (molte le scene di nudo). Ma non è solo questo: si vede che il regista si sente costretto quasi in una camicia di forza, a tratti vorrebbe liberare l'estro sperimentale di quegli anni ma non vi riesce proprio.
Ne sono la conferma i già citati dialoghi poverissimi di spessore, lo stile di riprese che raramente si conferma ardito come ci aveva abituato Bergman in quegli anni, il tema che stavolta pur non annoiando mai del tutto sfiora i giri a vuoto di una storia che non sembra mai scavare a fondo.
Le prove attoriali si salvano come al solito, questo si.

Fu un clamoroso insuccesso di pubblico e critica; ma deve far riflettere che con il successivo "Sussurri e Grida", quando torna il solito Bergman che fa film per sé stesso e non per un pubblico ipotetico, il trionfo tornò alla grande.

Quindi senza paura ammettiamo anche che "L'Adultera" è stato fino a quel momento il peggior Bergman di sempre con "A proposito di tutte queste signore".