Mauro@Lanari 6 / 10 30/07/2022 05:32:22 » Rispondi Un film incomprensibilmente divisivo: Brandon ha saputo sintetizzare ambedue le poetiche del padre, la prima sulla nuova carne e la seconda sulla nuova psiche, ma a differenza del genitore s'è fatto imprigionare dentro gli schemi d'un genere, l'inutile brutalità del gore. Ha dimostrato di saper passare da un'arte a rischio d'essere troppo concettuale a mirabili intuizioni visive (cf. il Glazer d'"Under the Skin", 2013), ma ha palesato carenze nella costruzione narrativa (
la protagonista uccide la sua famiglia poiché condizionata dal suo lavoro com'assassina oppure al contrario è una madre e moglie con pulsioni omicide che cerca di canalizzare agendo da killer?
). Non un capolavoro né una schifezza: sufficiente.