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ULTRAS regia di Francesco Lettieri

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Goldust     6½ / 10  02/10/2020 17:34:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Aperto e chiuso da due piani sequenza molto simili, con "Ultras" l'esordiente regista Lettieri ci fa immergere nello sporco mondo del tifo organizzato, non quello vero e proprio da stadio ma quello più profondo e radicalizzato dei gruppi di supporter, delle loro fazioni, dei loro codici di comportamento e delle gerarchie da rispettare. Un mondo che ho definito sporco perchè ruota sì intorno alla passione per il football ma che è anche una valvola di sfogo per situazioni sociali e famigliari spesso tutt'altro che idilliache, o viceversa una castrazione sportiva difficile da digerire ( a seguito di un Daspo, ad ogni partita della sua squadra del cuore il protagonista è costretto all'obbligo di firma in questura ). Ne esce così un racconto corale di una Napoli dai bassifondi disagiati che ricorda molto da vicino "Gomorra" anche nello stile, ma che ha una sua autonomia di racconto quando persegue ad esempio la dinamica del riscatto sociale o dell'affrancamento del giovane sul vecchio ( le faide intestine tra le diverse correnti dello stesso gruppo ultras ). Tutto bene quindi per più di un'ora, poi l'interesse nella seconda parte cala a picco e si viaggia verso un finale che non sorprenderà nessuno, anzi. Da vedere e confrontare, per chi ama la materia, con il quasi omonimo "Ultrà" di Ricky Tognazzi.