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CRIMINALI DA STRAPAZZO regia di Woody Allen

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kafka62     6½ / 10  28/02/2018 10:23:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una volta tanto il Woody Allen solo-comico, quello degli esordi tanto per intenderci, è nettamente migliore del Woody Allen comico-moralista. Questa considerazione ci aiuta a valutare meglio "Criminali da strapazzo", il quale è, se così si può dire, due film in uno: a un inizio alla "Prendi i soldi e scappa" (o a "I soliti ignoti", come molti commentatori hanno sottolineato), felice, leggero e spensierato come non si vedeva da tempo, fa seguito una seconda parte con chiari intenti satirici, in cui il regista si diverte a prendersi gioco non tanto della borghesia quanto di quelli che affannosamente aspirano a farne parte, risultando però meno convincente. Insomma, la Tracey Ullman che, giocando a fare la Hepburn di "My fair lady", si lascia abbindolare da un ipocrita Pigmalione con le fattezze di Hugh Grant, perdendo alla fine illusioni e sostanze (forse Allen vuol dirci che i soldi non fanno la felicità?), dà vita a una serie di cliché parodistici i quali, se potevano andare bene per il personaggio secondario dell'attrice oca di "Pallottole su Broadway" o per quello della prostituta de "La dea dell'amore", faticano qui a reggere il peso di un intero film. Così, se fa piacere ricordare di questo film un paio di battute memorabili (Allen alla Ullman: «Cosa mi diresti se ti dicessi che hai sposato una mente eccezionale?», e lei di rimando: «Ti direi che sono bigama»; e ancora uno dei componenti della scalcagnata banda di rapinatori: «Noi siamo tutti furbi, ma lui porta gli occhiali»), oltre naturalmente alla eccezionale interpretazione della incontenibile protagonista, dispiace assai di più dover essere gli spietati notai di una involuzione artistica che ha trasformato, di pellicola in pellicola, quello che negli anni ottanta era un grande genio del cinema in un onesto commediante dalle ambizioni sempre più ristrette.