martina74 9 / 10 25/01/2006 18:02:02 » Rispondi Un nuovo mondo. Era quello che cercavano i pionieri, eroi della vecchia e molle Europa, un continente in cui tutto era stato scoperto, sfruttato, rimasticato. Un continente dove l’oppressione la faceva da padrone, dove pochi avevano il controllo su molti, dove le ricchezze non venivano distribuite ma detenute da caste ben chiuse e avide, sempre più avide. I nostri eroi veleggiarono verso la Virginia, la terra incontaminata da inseminare con il germe europeo per assaporare una nuova libertà e fondare una nuova civiltà. Questo ci hanno spesso raccontato film e romanzi pieni di retorica e scritti da chi, quella terra, l’aveva assoggettata portando indietro i “selvaggi” come trofei. Qualcosa di completamente antitetico ci racconta Malick: come ne La sottile linea rossa, la retorica è bandita, i pionieri non sono che reietti, avanzi di galera, uomini inetti e violenti che, a contatto con la natura incontaminata del continente americano, rimangono inizialmente prigionieri nel loro fortino, ammalandosi, vivendo di stenti, senza comprendere i ritmi della natura che, nelle quasi tre ore di film, ci viene mostrata (solo con fotografia a luce naturale) in tutto il suo splendido fulgore, nei suoi silenzi, nei fruscii, nei versi degli animali, nei plastici movimenti dei nativi che ne hanno fatto la loro casa, da secoli. The new world è poesia per immagini, è la storia del popolo fiero e schiacciato dai conquistatori vista attraverso gli occhi innocenti e generosi della principessa Pocahontas, che non smette mai di stupirsi per la bellezza della vita, anche quando essa diventa sofferenza, oppressione, solitudine e tradimento. I dialoghi, scarni e le frasi della voce fuori campo, talvolta avulse dal contesto narrativo, sono quasi accessorie: il film si regge sulla componente visiva e su una colonna sonora ben dosata ma, a tratti, imponente. Un film davvero magnifico e commovente che, come difetti, ha una fruizione non “facile” e l’eccessiva durata: venti minuti in meno avrebbero giovato. Comunque Malick è sempre grandissimo.
gerardo 26/01/2006 11:16:57 » Rispondi ... soprattutto c'è Pocahontas che ti somiglia... :)))
martina74 26/01/2006 14:16:31 » Rispondi Lo vedesti gerarduccio (ghghg!)? Ti piacque?
gerardo 26/01/2006 14:49:13 » Rispondi Sì, lo vidi ieri sera e mi piacque. Stavo scrivendo il commento, ma poi mi son messo a fare altro. Cerco l'ispirazione giusta...
martina74 26/01/2006 14:58:39 » Rispondi "cerco l'ispirazione giusta". Mi sovviene (molto blasfemamente, data l'aulicità di Malick) una strofa di una canzone degli Elio
Cerco nelle mie narici la testimonianza delle mie radici ma vi trovo un fico e lo dovrò spalmare sotto qualche banco come in gioventùùùùùù....
gerardo 26/01/2006 15:34:55 » Rispondi Hai colto perfettamente il senso della questione. :)))
martina74 26/01/2006 14:14:27 » Rispondi Perchè non "smette mai di stupirsi per la bellezza della vita, anche quando essa diventa sofferenza, oppressione, solitudine e tradimento"? ;)
gerardo 26/01/2006 14:52:40 » Rispondi Mah! Forse anche per quello...
No, io intendevo proprio "fisicamente"... o sbaglio? :)
martina74 26/01/2006 18:50:51 » Rispondi Uhm... mora è mora, gli occhi neri li abbiamo tutte e due, non altissima... fozze...
"però ha quindici anni meno di me." Prendilo come un complimento. ;)
"ma io ho più tette" Già, te lo riconosco. Sarai tra le candidate per il sequel... in versione più erotica. (ma hai visto che costumini D&G le hanno fatto indossare?!...)
In effetti i costumini di daino (utili anche per pulire il parabrezza della macchina) sono davvero avanti. Anche se ho dei dubbi sulla veridicità. ;) Bellissimi i "vestimenti" invernali: sembrava una sfilata di Fendi...